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LAZIO

Peccato che sia una canaglia: l'estate romana
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Peccato che sia una canaglia: l'estate romana
Il film inizia con Paolo Silvestrelli (Marcello Mastroianni), tassista romano, che in una giornata estiva è fermo sulla strada a lustrare la propria vettura nuova in attesa della corsa inaugurale. Ma è soprattutto in cerca di clienti perché ha più che mai bisogno di mettere in moto il tassametro per ripagare l'acquisto. Siamo in piazzale Ugo La Malfa, sopra al Circo Massimo con vista sul colle Palatino. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo. 
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Peccato che sia una canaglia: l'officina
01:04
Peccato che sia una canaglia: l'officina
Lina (Sophia Loren), che sta lentamente apprendendo la poco nobile arte del furto, si fa accompagnare dai suoi “colleghi” dalla prossima vittima designata, che sarà proprio Paolo. Il gruppo però passa prima all'officina di quello che è un loro amico meccanico ricettatore perché a lui dovranno consegnare il taxi trafugato. L'officina è in piazza della Città Leonina. Lo si evince dal controcampo che inquadra le mura leonine, la cupola di S. Pietro, il palazzo Apostolico e il Passetto di Borgo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.
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Peccato che sia una canaglia: la corsa
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Peccato che sia una canaglia: la corsa
Paolo, dopo aver messo in fuga i due ragazzi che volevano rubargli il taxi, è su tutte le furie anche perché nella colluttazione ha ammaccato la carrozzeria nuova di zecca. Ora sta portando di corsa al commissariato la complice dei ladri, Lina, e appena arrivato a Roma sfreccia davanti alla chiesa di Santa Maria in Cosmedin, in piazza Bocca della Verità. La scenetta si chiude con Paolo che tenta di spiegare l'accaduto ai vigili urbani, i quali per tutta risposta lo portano via di peso, dal momento che aveva paralizzato il traffico. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.
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Peccato che sia una canaglia: il tassista
00:41
Peccato che sia una canaglia: il tassista
Paolo sta portando Lina al commissariato ma nel frattempo continua il lavoro di tassista e fa salire in vettura due turisti stranieri diretti al Colosseo. Ferma quindi il taxi in via IV Novembre, in prossimità della chiesa di Santa Caterina a Magnanapoli. All'interno della scena, sullo sfondo dell'inquadratura, è ben visibile anche la chiesa dei Santi Domenico e Sisto. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.Sui protagonisti:Sophia Loren, nome d'arte di Sofia Villani Scicolone, è un'attrice italiana che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema. Nata il 20 settembre 1934 a Roma, Loren è diventata una delle icone più amate e ammirate del cinema italiano e internazionale. Fin dagli inizi della sua carriera, Loren ha dimostrato un talento straordinario e una presenza scenica magnetica. La sua bellezza mozzafiato, combinata con un talento recitativo naturale, l'ha resa una figura affascinante sul grande schermo. Con i suoi occhi penetranti, le sue curve sensuali e la sua eleganza innata, ha incantato il pubblico di tutto il mondo. Loren ha lavorato con alcuni dei registi più importanti della storia del cinema, tra cui Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni e Federico Fellini. Ha dimostrato la sua versatilità interpretando una vasta gamma di ruoli, passando con abilità da personaggi drammatici a commedie romantiche. La sua abilità nel trasmettere emozioni profonde e coinvolgenti le ha valso numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l'Oscar alla miglior attrice nel 1962 per il film "La Ciociara". Ma il talento di Loren va oltre il cinema. È anche una cantante di successo, con una voce calda e melodiosa che ha incantato il pubblico in tutto il mondo. Ha registrato numerosi album di successo e ha collaborato con artisti di fama internazionale, dimostrando la sua versatilità artistica. Oltre alle sue doti artistiche, Loren è ammirata anche per la sua personalità carismatica e il suo impegno nel promuovere l'empowerment delle donne. Ha rappresentato l'immagine di una donna forte e indipendente, che ha affrontato le sfide della vita con determinazione e grazia. È diventata un simbolo di bellezza, eleganza e stile senza tempo. Nonostante la sua carriera straordinaria, Loren è rimasta sempre umile e vicina al suo pubblico. Ha continuato a lavorare attivamente nel cinema anche in età avanzata, dimostrando una passione e una dedizione senza confini. Il suo impatto nel mondo del cinema e la sua influenza culturale sono indiscutibili, e il suo nome è diventato sinonimo di grande talento e successo. Sophia Loren è un'icona senza tempo, un tesoro nazionale italiano e una leggenda vivente. La sua carriera straordinaria, il suo carisma ineguagliabile e il suo contributo al mondo dell'arte e dell'intrattenimento continueranno a ispirare generazioni future.
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Peccato che sia una canaglia: i turisti americani
01:04
Peccato che sia una canaglia: i turisti americani
I due turisti americani scendono dal taxi in un luogo molto frequentato dai forestieri e naturalmente anche dal cinema. E' il tempio di Venere e Roma. Vista la sua invidiabile posizione rialzata, infatti, si possono ammirare da lì in tutto il loro splendore il Colosseo, l'Arco di Costantino, la via Sacra e buona parte del Palatino. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.
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Peccato che sia una canaglia: la fuga
01:21
Peccato che sia una canaglia: la fuga
Paolo, ancora una volta beffato da Lina - che se ne approfitta fingendosi innamorata di lui - è in corsa col suo taxi sul Lungotevere mentre impreca disperato. Qui vede per caso passare i due complici abituali di Lina e subito scatta l'inseguimento: i due scendono di corsa le scalette che dal lungotevere dei Sangallo portano in via del Gonfalone per poi ritrovarsi in tutt'altra zona; più precisamente a borgo Sant'Angelo. Giunti poi in viale del Muro Torto, Paolo approfitta della fermata del bus per salirvi a bordo pure lui. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Un tassista di buon cuore e sani principi si imbatte in una fascinosa ladra e se ne innamora. Nel tentativo di portare lei e la famiglia criminale da cui proviene sulla buona strada, il giovane affronta una serie di sventure.Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.
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Peccato che sia una canaglia: la passione
01:49
Peccato che sia una canaglia: la passione
Appena fuori da palazzo Capizucchi Paolo vuole chiudere i conti con Lina e cerca un posto appartato per prenderla a schiaffi. Il primo tentativo fallisce in una bottega di via dei Cerchi, con la negoziante che disturba l'azione, poi i due si ritrovano di nuovo in via del Teatro Marcello ed entrano in un portone aperto, al civico 34. La scena madre in chiusura, infatti, avviene in pubblico con l'Ara Coeli sullo sfondo, tra schiaffi e inevitabile bacio appassionato finale. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Paolo, giovanotto serio e volenteroso, appartiene ad una cooperativa di tassisti, che gli ha affidato una bella macchina nuova. Un giorno la macchina viene affittata da due giovani che si fanno portare al mare, insieme ad una loro bellissima amica, Lina. La comitiva fa il bagno e Lina riesce a convincere Paolo a bagnarsi anche lui, ma, appena sta per entrare in acqua, Paolo viene avvertito dalla sirena antifurto che la sua macchina è in pericolo. Il ragazzo tenta inutilmente di acciuffare i due ladri e poi costringe Lina a salire con lui in macchina, ma giunti a Roma lei riesce a sfuggirgli. Dopo qualche giorno Paolo incontra di nuovo Lina coi due complici. I due uomini riescono a sfuggirgli ancora una volta, ma Paolo costringe a salire in macchina la ragazza che gli racconta un sacco di bugie per impietosirlo. Siccome ha accennato alla propria famiglia, Paolo decide di parlare col padre di lei, il signor Stroppiani, che secondo Lina sarebbe una candida figura d'artista, mentre in realtà è un fior d'imbroglione, specializzato nei furti di valigie. Nel frattempo Paolo s'è innamorato perdutamente di Lina e si fidanza con lei, ma quando scopre che un bellissimo portasigarette che lei gli regalato in realtà è stato rubato al suo capo garage, Paolo, furente, la pianta e tronca ogni rapporto con gli Stroppiani. Per poterlo risarcire dei danni che Lina coi suoi complici gli ha cagionato, padre e figlia tentano un furto nel filobus che lo stesso Paolo riesce a sventare. Denunciati, gli Stroppiani riescono, con fenomenale abilità, a farsi assolvere e a chiarire anche le cose con Paolo.
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Il marchese del grillo: il risveglio
01:27
Il marchese del grillo: il risveglio
La scena d'apertura è ambientata in un ricco palazzo ottocentesco, la bellissima Loggia dei Cavalieri di Rodi a Roma; assistiamo alle scene di vita quotidiana dei dipendenti del Marchese, fin dal risveglio mattutino. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti.Il film ha vinto il premio Orso d'argento per il miglior regista a Mario Monicelli (1982) al Festival di Berlino, nello stesso anno vince due David Donatello  miglior costumista e  miglior scenografo. In fine quattro Nastri d'argento: Premio miglior scenografia, Premio migliore attore non protagonista a Paolo Stoppa, Premio migliore sceneggiatura a Bernardino Zapponi, Leonardo Benvenuti, Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi e Premio migliori costumi.
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Il marchese del grillo: con l'amico francese
00:58
Il marchese del grillo: con l'amico francese
Qui il marchese è con un amico francese, ufficiale dell'esercito francese napoleonico. L'antica chiesa abbandonata è la chiesa di San Bonaventura, circondata da un paesaggio rurale. Vi si è stabilito Don Bastiano, brigante e amico del Marchese. Entrando nella chiesa si possono ammirare le sue rovine e un enorme albero secolare, sotto il quale Don Bastiano è seduto con il suo trono. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti.Il film ha vinto il premio Orso d'argento per il miglior regista a Mario Monicelli (1982) al Festival di Berlino, nello stesso anno vince due David Donatello  miglior costumista e  miglior scenografo. In fine quattro Nastri d'argento: Premio miglior scenografia, Premio migliore attore non protagonista a Paolo Stoppa, Premio migliore sceneggiatura a Bernardino Zapponi, Leonardo Benvenuti, Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi e Premio migliori costumi.
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Il marchese del grillo: il papa
02:09
Il marchese del grillo: il papa
 Il Palazzo del Quirinale in cui vive il Papa, che sarà arrestato, è il Palazzo dei Conservatori in Piazza del Campidoglio a Roma, sede dei Musei Capitolini. Le campane della città suonano per annunciare la morte del Papa, uno dei trucchi del Marchese. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti.Il film ha vinto il premio Orso d'argento per il miglior regista a Mario Monicelli (1982) al Festival di Berlino, nello stesso anno vince due David Donatello  miglior costumista e  miglior scenografo. In fine quattro Nastri d'argento: Premio miglior scenografia, Premio migliore attore non protagonista a Paolo Stoppa, Premio migliore sceneggiatura a Bernardino Zapponi, Leonardo Benvenuti, Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi e Premio migliori costumi.
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Il marchese del grillo: rappresentazione teatrale
02:12
Il marchese del grillo: rappresentazione teatrale
Qui il marchese assiste a una rappresentazione teatrale di una compagnia francese. La scena è particolarmente divertente perché si assiste a una rissa tra attori alla fine della rappresentazione e alla reazione del pubblico. Il teatro si trova ad Amelia, una piccola città medievale dell'Umbria, ed è il Teatro Sociale in Via del Teatro.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il Marchese Onofrio del Grillo Duca di Bracciano, guardia nobile e Cameriere segreto di sua Santità Pio VII, è il tipico rappresentante della nobiltà romana dei primi dell'Ottocento. Il marchese del Grillo vive in una casa da fiaba, circondato da personaggi altrettanto fiabeschi che vivono ognuno in un mondo a sé stante e che difficilmente riescono ad inserirsi nella realtà: una madre affezionata, ma ostile e conservatrice; una parente povera di nome Genuflessa, innamorata segretamente di lui; una sorella sposata e con un figlio. Per fuggire alla noia il Marchese del Grillo si mescola spesso al popolo, frequentando bettole e osterie, e proprio al termine di una di queste serate trova un ubriaco, certo Gasperino, carbonaio di professione, che è il suo perfetto sosia. Spinto dal gusto della beffa, Onofrio lo raccoglie e lo porta a casa; qui metterà su una geniale farsa tanto da far passare il povero Gasperino per il Marchese del Grillo anche agli occhi dei suoi stessi parenti.Il film ha vinto il premio Orso d'argento per il miglior regista a Mario Monicelli (1982) al Festival di Berlino, nello stesso anno vince due David Donatello  miglior costumista e  miglior scenografo. In fine quattro Nastri d'argento: Premio miglior scenografia, Premio migliore attore non protagonista a Paolo Stoppa, Premio migliore sceneggiatura a Bernardino Zapponi, Leonardo Benvenuti, Mario Monicelli, Tullio Pinelli, Piero De Bernardi e Premio migliori costumi.
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Lo scapolo: una passeggiata
02:01
Lo scapolo: una passeggiata
La stradina panoramica dove Paolo (Sordi) e Peppino (Manfredi) si fermano durante la passeggiata per il paese e dove Paolo cerca di convincere Peppino a sposare la sorella con cui è fidanzato da quattro anni è Vicolo del Montone a Ronciglione. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ragioniere Anselmi, che vive a Roma, è uno scapolo impenitente, ma questo non gli impedisce di apprezzare la compagnia di belle ragazze, anche se una metà almeno delle sue avventure amorose è del tutto fantastica. Quando un amico, socio d'affari, si sposa si vede costretto a far da testimone; ma respinge, in cuor suo, l'idea di subire la stessa sorte. Avendo lasciato all'amico il suo appartamento, deve cercarsi una pensione e sceglie quella in cui ha incontrato una graziosa signorina, che fa la hostess. Così quando la sua solitudine lo rende estraneo alla compagnia degli amici, può consolarsi con la sua donna, che va ad attendere all'aeroporto quando torna dai viaggi. Poco a poco la ragazza s'innamora di lui; ma egli la disillude ed ella si fa trasferire a Milano. La libertà è un bene prezioso, ma la solitudine comincia a pesare ad Anselmo. La compagnia di altri scapoli l'annoia, al cinema gli capita di vedere scene di seduzione, se la notte si sente male è solo. Al paese la mamma vorrebbe farlo sposare: ma la ragazza, che gli viene presentata, non è bella. Nel corso della sua attività ha avuto modo di conoscere una ragazza, la signorina Carla, ma i loro incontri si sono chiusi sempre con dei litigi. L'ora della resa non è lontana, lo scapolo cerca moglie. Ma una delle candidate ha una madre insopportabile, un'altra è troppo volgare, una terza è troppo anziana. Una graziosa donna, incontrata in un dancing è afflitta da un marito geloso..
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Adua e le compagne: il pranzo
02:41
Adua e le compagne: il pranzo
La via Appia, la strada che conduce verso la zona ad est della città, può essere definita come la prima autostrada d’Europa, una vera meraviglia del suo tempo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dopo la chiusura di un casa per appuntamenti, Adua, Milly, Lolita e Marilina decidono di aprire una trattoria fuori città: si creeranno così un lavoro onesto, che servirà a mascherare l'attività equivoca cui sono abituate. Esse hanno l'aiuto non disinteressato di un certo Ercoli che facilita le pratiche per la licenza di esercizio, ma impone le sue condizioni. Nei primi mesi le donne dovranno avere un contegno irreprensibile per non dar adito a sospetti; poi riprenderanno la solita attività e divideranno con il protettore i proventi. Per Adua e le compagne inizia una nuova vita: imparano a conoscere il lavoro e ne traggono una serenità d'animo sconosciuta. La trattoria prospera e alle donne si apre la prospettiva di un possibile reinserimento nella società. Quando si presenta Ercoli, le quattro amiche si rifiutano di dare esecuzione ai patti e lo cacciano. Ma lo sfruttatore si vendica immediatamente e riesce a far chiudere la trattoria. Adua e le compagne cercano qualcuno che le aiuti, ma tutti si ritirano e le abbandonano al loro destino.
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Film d'amore e d'anarchia: prove di sparo
01:34
Film d'amore e d'anarchia: prove di sparo
?All’interno del suo cortile, la chiesa ospita il Tempietto, considerato uno degli esempi più significativi dell’architettura rinascimentale. Quando “Tunin” (Giancarlo Giannini) viene inquadrato frontalmente, si trova al Gianicolo, uno dei luoghi più belli e famosi di Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Agli inizi degli anni Trenta, un giovane contadino della bassa lombarda, Antonio Soffiantini, detto Tunin, che dopo aver perduto un amico anarchico, ucciso dai carabinieri, è vissuto per qualche tempo fra i fuoriusciti italiani in Francia, va a Roma per uccidere il duce. Nella capitale, egli prende contatto con una prostituta, Salomè, già compagna dell'anarchico Anteo Zamboni, la quale lo ospita, spacciandolo per cugino, nella "casa" in cui "lavora". Per preparare l'attentato, i due sfruttano le informazioni di Giacinto Spatoletti, un rozzo gerarca fascista dei servizi di sicurezza. Nell'attesa di quel giorno, Tunin s'innamora, ricambiato, di un'altra "pensionante", la bella Tripolina, alla quale rivela il motivo che l'ha condotto a Roma. Giunge, infine, il momento dell'attentato; ma colte l'una da tenerezza, l'altra da pietà, la Tripolina e Salomè non svegliano in tempo Tunin. Sentendosi tradito, il giovane perde il ben dell'intelletto e spara sui carabinieri in visita d'ufficio alla "casa", quindi scappa, ma viene preso e finisce nelle mani di Spatoletti.Il film è stato presentato in concorso al 26mo Festival di Cannes (1973) dove Giancarlo Giannini ha ottenuto il premio come miglior attore. L'anno successivo Lina Polito vince il Nastro d'argento come miglior attrice esordiente.
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Amore all'italiana: la panoramica
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Amore all'italiana: la panoramica
La terrazza sulla quale Ettore stabilisce un ponte radio per comunicare con il figlio che sta sostenendo l’esame di quinta elementare, è in cima a un edificio in Via del Banco di Santo Spirito, 12, a Roma. Con una panoramica iniziale, appaiono gli edifici attorno alla terrazza, in pieno centro a Roma: le chiese di S.Agnese in Agone S. Salvatore in Lauro, il Palazzo di Giustizia, Castel S. Angelo, il campanile ed i pinnacoli della vicinissima chiesa dei SS. Celso eGiuliano e la cupola di S. Pietro. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: il giornalista
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Amore all'italiana: il giornalista
Piazza San Nicola ad Ariccia, Roma, un giornalista comunica tramite un bar, la notizia della morte di Don Pantaleone. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: la finzione
00:28
Amore all'italiana: la finzione
La Villa di Castel Rodolfo dove vive e finge di morire Don Pantaleone Lupini Doglio è la celebre Villa Farnese a Caprarola, Viterbo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: l'arrivo
01:07
Amore all'italiana: l'arrivo
L'arrivo dei tre nipoti, Dudo, Beba e Rorò, eredi del nobile apparentemente deceduto, avviene nel cortile antistante, la Palazzina del Piacere, inserita nel Parco di Villa Farnese. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: la lettura
01:31
Amore all'italiana: la lettura
Lettura del testamento avviene all'interno Villa Farnese. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: i giardini
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Amore all'italiana: i giardini
I giardini dove viene consumato il tè in parte avvelenato con il topicida si trovano alle spalle del Palazzo pentagonale. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: gli eredi
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Amore all'italiana: gli eredi
La scalinata dalla quale scendono i tre eredi è all’interno dei giardini di Villa Farnese. I tre continuano a pensare a modi per uccidersi a vicenda e intascare l’eredità. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: i festeggiamenti
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Amore all'italiana: i festeggiamenti
Don Pantaleone festeggia la morte dei suoi eredi ballando uno sfrenatissimo twist sul tavolo di un salone interno a Villa Farnese. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: la villa residenziale
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Amore all'italiana: la villa residenziale
La residenza di Don Salvatore, ricco e gelosissimo possidente siciliano, è la meravigliosa Villa Parisi a Monte Porzio Catone (Roma). La piazzetta in cui due compaesani discutono sulla bellezza della moglie di Don Salvatore è Piazza San Paolo ad Albano Laziale (Roma). Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: l'interno della villa
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Amore all'italiana: l'interno della villa
Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: lo stadio
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Amore all'italiana: lo stadio
Lo stadio in cui si svolge la partita  arbitrata da Paolo Panelli, è il vecchio Stadio Flaminio di Roma, in Piazza Maresciallo Pilsudski, che oggi versa in uno stato di abbandono. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: in vacanza
02:25
Amore all'italiana: in vacanza
Lo stabilimento in cui sono in vacanza Amleto e la sua fidanzata è il Kursaal Village, a Ostia. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: il soggiorno
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Amore all'italiana: il soggiorno
L'albergo dove soggiorna il turista americano a cui Amleto vuole sottrarre lo smoking era l'Hotel ENALC a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: incontro allo stabilimento
02:05
Amore all'italiana: incontro allo stabilimento
Lo stabilimento balneare dove Panelli incontra Vianello con indosso uno smoking è "La vecchia pineta" che si trova a Ostia sul lungomare in Piazza dell'Aquilone.Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi: Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore all'italiana: la scommessa
02:17
Amore all'italiana: la scommessa
Il grande albergo dove si svolge la scommessa tra Roberto e Vittorio  per la conquista di una bella e giovane ereditiera è l’Hotel Hilton Rome Cavalieri a Roma.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Dieci episodi dissacranti che raccontano abitudini, psicosi e debolezze del nostro paese. Con Walter Chiari, Raimondo Vianello.L'esame - Un bambino viene bocciato perché ha venduto ad un suo compagno le apparecchiature radio delle quali l'ha attrezzato il padre per superare gli esami. Sangue blu - Un vecchio diabolico attira i nipoti con la notizia della sua morte e dell'ingente eredità, spingendoli ad eliminarsi reciprocamente. Troppo facile - Una bella straniera disdegna alcuni ricchi vitelloni preferendo a costoro un contadinotto. Amore all'italiana - Un dipendente dopo essere riuscito a fotografare nuda la moglie del suo geloso principale lo ricatta riuscendo a vivere alle sue spalle. Storia domenicale - Un tifoso dopo aver insultato nel corso della partita un arbitro, trova questi in compagnia di sua moglie. Regalo di nozze - Un fidanzato respinto dona agli sposini un registratore alla dinamite. Gold Fischer - "Un raggio mortale" passando sul corpo di un uomo lo fa diventare un eunuco. Lo smoking - Un giovanotto si procura il costoso indumento consigliando il suicidio ad uno straniero deluso. Cortesi ferroviaria - Un rude fumatore, per non disturbare con il fumo il compagno di viaggio, getta questi dal finestrino. Play Boy - Per la conquista di una ricca ereditiera lottano, dopo aver scommesso, un fusto sempliciotto ed un diabolico bruttone. Il diavolo - Un diabolico individuo viene battuto dalla furberia di una meretrice.
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Amore e Chiacchiere: il richiamo
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Amore e Chiacchiere: il richiamo
La piazza dove Paolo Bonelli (Geronimo Meynier) sta giocando con gli amici quando sente lo scampanellio della bicicletta di Maria Furlani (Carla Gravina), abbandona tutto e si precipita da lei è Piazza San Gregorio a Civita Castellana. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Cast:Carla Gravina è un’attrice italiana, figlia di un colonnello dell’esercito italiano, la Gravina esordisce nel mondo del cinema appena quindicenne, nel film “Guendalina” (1957) di Alberto Lattuada, con un piccolo ruolo.La notorietà arriva poco dopo, grazie al film “I soliti ignoti” (1958) di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.In breve tempo, la Gravina diventa un volto noto del cinema e della televisione italiana. La carriera cinematografica di Carla Gravina comprende una quarantina di film diretti da famosi registi, interpretati al fianco di noti attori: “Primo amore” (1959) di Mario Camerini; “Esterina” (1959) di Carlo Lizzani, per cui ottiene una menzione speciale alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia; “Jovanka e le altre” (1960) di Martin Ritt, con Silvana Mangano e Jeanne Moreau; “Tutti a casa” (1960) di Luigi Comencini, con Alberto Sordi; “Un giorno da leoni” (1961) di Nanni Loy, con Renato Salvatori e Tomas Milian; “Cuore di mamma” (1969) di Salvatore Samperi, con Philippe Leroy; “Senza movente” (1971) di Philippe Labro, con Jean-Louis Trintignant; “Alfredo Alfredo” (1972) di Pietro Germi, con Stefania Sandrelli e Dustin Hoffman; “Tony Arzenta” (1973) di Duccio Tessari, con Alain Delon; “L’idolo della città” (1973) di Yves Robert, ancora con Mastroianni; “L’anticristo” (1974) di Alberto De Martino; “La terrazza” (1980) di Ettore Scola, grazie a cui vince il premio come miglior attrice non protagonista al Festival di Cannes; “I giorni del commissario Ambrosio” (1988) di Sergio Corbucci, con Ugo Tognazzi.L’ultimo film di Carla Gravina è “Il lungo silenzio” (1993) di Margarethe von Trotta, per cui ottiene nomination come miglior attrice ai David di Donatello e agli European Film Award.
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Amore e Chiacchiere: in bici
00:11
Amore e Chiacchiere: in bici
Paolo (Geronimo Meyer) percorre un ponte in bici, all’improvviso si ferma e cambia direzione seguendo il suono del campanello della bici di lei. Siamo a Civita Castellana, vicino Viterbo, sul Ponte Clementino. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Regista:Definito il “padre fondatore del moderno cinema italiano”, Alessandro Blasetti è considerato il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista. Scandagliando plurimi generi, dall'epopea storica alla commedia sentimentale, ne introduce di nuovi quali il fantasy, il film a episodi e il reportage-sexy. In Italia è il primo a sperimentare il sonoro e il colore, proponendo le prime nudità del cinema italiano. Dopo la laurea in legge inizia a dedicarsi all'attività di giornalista e critico letterario. A partire dal 1923 scrive per «L'Impero», fonda poi «Il mondo e lo schermo» (1926) e «Cinematografo» (1927). Proprio intorno a «Cinematografo» ruotano personalità interessate alla “rinascita” del cinema italiano, tra cui Anton Giulio Bragaglia e Massimo Bontempelli, che si concentrano su un'idea di cinema che spazia dall'ambito finanziario all'industriale, dal tecnico al politico, dal critico all'estetico e che vuole conciliare teoria e prassi. Nel 1928 fonda la cooperativa Augustus, producendo il suo film d'esordio, Sole, sul tema della bonifica agraria, che si rivela un insuccesso segnando la fine di questa esperienza produttiva indipendente. Intensa appare la sua collaborazione con Stefano Pittaluga, Ettore Petrolini ed Emilio Cecchi. Nel 1934, anno fatidico per il cinema italiano, Blasetti raggiunge l'apice del suo impegno politico e del suo coinvolgimento con il regime fascista con due celebrazioni della fascistizzazione dell'Italia: il film Vecchia guardia e lo spettacolo teatrale 18 BL. Il poco successo induce l'autore ad allontanarsi lentamente dai grandi temi sociali, ridimensionando la valenza politica nella sua produzione. Negli anni Cinquanta si cimenta nei film a episodi e la sua concezione di cinema come spettacolo destinato alla massa lo indirizza verso il mezzo di comunicazione capace di rivolgersi a platee sempre più ampie, la televisione.
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Amore e Chiacchiere: Ariccia
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Amore e Chiacchiere: Ariccia
Questa scena, seppur successiva a quella di Civita Castellana, è stata girata ad Ariccia, in Via Appia Nuova.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Luoghi:Le origini di Ariccia sono incerte, ma con sicurezza sappiamo che è antecedente a Roma; le mura di fortificazioni in blocchi di peperino, rivenuti nella parte alta della città, testimoniano la presenza della cittadina già nell’ VIII, VII secolo a.C. L’antica Aricia preromana era la città a capo della Lega Latina e sul suo territorio, che all’epoca comprendeva anche il lago di Nemi, sorgeva il santuario di Diana Nemorense, sede religiosa della confederazione dei popoli laziali. Assoggettata dai Romani nel IV secolo a.C., come municipio romano Aricia ebbe un lungo periodo di splendore, grazie alla sua fortunata posizione appena sovrastante quella che fu la regina viarum, l’Appia Antica, che ne fece un nodo determinante per i traffici commerciali e la comunicazione con Roma e il resto dell’Impero. Di questo periodo sono testimonianza i resti di ville romane, come ad esempio la Villa dell’Imperatore Vitellio (69 d.C.) di cui oggi rimangono il ninfeo ed il cisternone. Con la sistemazione della Via Appia nel 312 a. C., l’abitato si estese dall’alto dell’acropoli verso la valle e cominciarono a sorgere tabernae, magazzini, templi, edifici pubblici, mercati organizzati in un vero e proprio foro. Inoltre, la bellezza del suo territorio e la vicinanza ai laghi la resero luogo di villeggiatura dei più importanti personaggi dell’epoca.
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Amore e Chiacchiere: il sindaco
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Amore e Chiacchiere: il sindaco
Il palazzo municipale di Matorno, dove lavora il sindaco (Vittorio De Sica) è il Palazzo Comunale, situato in Piazza Matteotti 3, a Civita Castellana.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Regista:Definito il “padre fondatore del moderno cinema italiano”, Alessandro Blasetti è considerato il massimo regista italiano del cinema di propaganda fascista. Scandagliando plurimi generi, dall'epopea storica alla commedia sentimentale, ne introduce di nuovi quali il fantasy, il film a episodi e il reportage-sexy. In Italia è il primo a sperimentare il sonoro e il colore, proponendo le prime nudità del cinema italiano. Dopo la laurea in legge inizia a dedicarsi all'attività di giornalista e critico letterario. A partire dal 1923 scrive per «L'Impero», fonda poi «Il mondo e lo schermo» (1926) e «Cinematografo» (1927). Proprio intorno a «Cinematografo» ruotano personalità interessate alla “rinascita” del cinema italiano, tra cui Anton Giulio Bragaglia e Massimo Bontempelli, che si concentrano su un'idea di cinema che spazia dall'ambito finanziario all'industriale, dal tecnico al politico, dal critico all'estetico e che vuole conciliare teoria e prassi. Nel 1928 fonda la cooperativa Augustus, producendo il suo film d'esordio, Sole, sul tema della bonifica agraria, che si rivela un insuccesso segnando la fine di questa esperienza produttiva indipendente. Intensa appare la sua collaborazione con Stefano Pittaluga, Ettore Petrolini ed Emilio Cecchi. Nel 1934, anno fatidico per il cinema italiano, Blasetti raggiunge l'apice del suo impegno politico e del suo coinvolgimento con il regime fascista con due celebrazioni della fascistizzazione dell'Italia: il film Vecchia guardia e lo spettacolo teatrale 18 BL. Il poco successo induce l'autore ad allontanarsi lentamente dai grandi temi sociali, ridimensionando la valenza politica nella sua produzione. Negli anni Cinquanta si cimenta nei film a episodi e la sua concezione di cinema come spettacolo destinato alla massa lo indirizza verso il mezzo di comunicazione capace di rivolgersi a platee sempre più ampie, la televisione.
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Amore e Chiacchiere: il discorso
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Amore e Chiacchiere: il discorso
??La stazione di Matorno dove il sindaco (Vittorio De Sica)  tiene un discorso riguardo il nuovo ospizio in costruzione è in realtà la Stazione dell'Acqua Acetosa in piazzale Stazione dell'Acqua Acetosa a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Cast:Vittorio De Sica cresce in una modesta famiglia in Ciociaria, ovvero a Frosinone, nei primi anni del Novecento. Si diploma in ragioneria e debutta prestissimo in teatro, alternando lavori vari per mantenere la famiglia. Negli stessi anni debutta anche nel cinema con una piccola parte in "L'Affaire Clemenceau" (1917), di Alfredo De Antoni. Nel 1923 entra nella compagnia teatrale di Tatiana Pavlova, dove riscuote un gran successo tra il pubblico. Nel 1932 ottiene il suo primo successo cinematografico interpretando Bruno nel film "Gli uomini... che mascalzoni!", di Mario Camerini, un trionfo alla Mostra di Venezia. Nel 1933 fonda una compagnia teatrale e nel 1940 esordisce dietro la macchina da presa con "Rose scarlatte", seguito da "Maddalena zero in condotta" e "Un garibaldino al convento". Il film della svolta della sua carriera è "I bambini ci guardano" (1943), la storia di una famiglia divisa, vista con occhi di un bambino sballottato tra genitori e parenti. Nel dopoguerra dirige due opere, con la collaborazione di Zavattini, che figurano tra i capolavori del neorealismo: "Sciuscià" (1946) e "Ladri di biciclette" (1948), vincendo con entrambe l'Oscar per il migior film straniero. Nel 1951 gira "Miracolo a Milano" che si aggiudica la Palma d'oro a Cannes. L'anno dopo realizza un altro dei suoi capolavori, "Umberto D", sempre sceneggiato da Zavattini. Poi, De Sica sposta il suo interesse sulla commedia leggera, e dirige "L'oro di Napoli" (1954), interpretato da Totò, Eduardo De Filippo e Sophia Loren. Nel 1960 sceglie la Loren per interpretare il ruolo della protagonista ne "La Ciociara", tratto dal romanzo omonimo di Alberto Moravia. Con questa interpretazione l'attrice vince il premio Oscar e la Palma d'oro del festival di Cannes. De Sica vince altri due Oscar con "Ieri, oggi, domani" (1963) e con "Il giardino dei Finzi Contini" (1970). Come attore partecipa a più di cinquanta film tra cui "Pane, Amore e Fantasia", e "Il generale Della Rovere" di Rossellini. Muore a Parigi dopo un'operazione per asportare un tumore polmonare.
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Amore e Chiacchiere: due innamorati
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Amore e Chiacchiere: due innamorati
In questa sequenza possiamo ammirare prima la panoramica dall’alto che mostra l’odierno Stadio Olimpico, che all’epoca si chiamava Stadio dei Centomila. In seguito, il luogo che Maria e Paolo scelgono per togliersi la vita, dopo essere scappati di casa, è lo Stadio dei Marmi, situato in Piazzale del Foro Italico a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.Luoghi:Immerso nel parco del Foro Italico, alle pendici di Monte Mario, lo Stadio Olimpico è il più grande complesso sportivo della città e uno dei maggiori in Europa. La sua storia inizia nel lontano 1927: progettato nella sua prima forma da Enrico Del Debbio, fu inaugurato parzialmente nel 1932 con il nome di Stadio dei Cipressi ma i lavori proseguirono fino allo scoppio della II Guerra mondiale, durante la quale fu abbandonato e infine usato come autoparco dalle truppe alleate. Il cantiere per il completamento dello stadio riaprì nuovamente nel 1950: inaugurata il 17 maggio 1953 con la partita di calcio tra Italia e Ungheria, la nuova struttura poteva ospitare circa 100.000 spettatori, da cui il nuovo nome di Stadio dei Centomila. Con l’assegnazione a Roma dei Giochi della XVII Olimpiade del 1960, lo stadio fu nuovamente oggetto di lavori che ne abbassarono la capacità ma ne aumentarono gli standard qualitativi, e venne definitivamente ribattezzato con il nome che mantiene ancora oggi. 
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Finchè giudice non ci separi: al tribunale
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Finchè giudice non ci separi: al tribunale
Il tribunale dove Massimo ha la sua udienza di separazione e dove lavora Silvie è in realtà il Complesso del Buon Pastore, situato in Via di Bravetta  a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: sfogo
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Finchè giudice non ci separi: sfogo
La chiesa dove Massimo disturba una coppia che si è appena sposata, sfogando la sua rabbia per il divorzio, è la Chiesa di Santa Prisca a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: la scenata di Massimo
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Finchè giudice non ci separi: la scenata di Massimo
Il palazzo in cui è la casa che Massimo ha lasciato alla sua ex moglie, e davanti al quale fa una scenata è in via Tolmino a Roma, zona corso Trieste. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: panoramica notturna
00:14
Finchè giudice non ci separi: panoramica notturna
Splendida veduta notturna di Roma e, in particolare, della Cupola di San Pietro, vista dal Lungotevere. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: lo scambio di telefoni
02:59
Finchè giudice non ci separi: lo scambio di telefoni
Quando Mauro riceve la telefonata del locale parigino, in seguito allo scambio di cellulare con Silvie, i quattro amici stanno passeggiando su Ponte Milvio a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: lo sfogo
02:55
Finchè giudice non ci separi: lo sfogo
Silvia prende un aperitivo con il padre, un giudice in pensione, e si sfoga con lui sulle responsabilità della professione, parlando infine anche di matrimonio. I due si trovano su una terrazza panoramica da cui si può ammirare Roma. In particolare, in fondo, si riconosce la basilica di SanGiovanni in Laterano. Quando l’inquadratura cambia appare un’altra vista panoramica su Roma, quella che si può ammirare dal Gianicolo.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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Finchè giudice non ci separi: la festa
02:55
Finchè giudice non ci separi: la festa
La festa a cui i quattro amici portano Silvie, dove poi lei incontrerà Giorgio, ha luogo in una splendida terrazza panoramica in piano centro a Roma da cui si può ammirare la cupola illuminata di San Pietro. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Massimo, Paolo, Roberto e Mauro sono quattro amici, tutti separati. Massimo è il più fresco di separazione e il giudice gli ha levato tutto: la casa, la figlia e lo ha costretto a versare un cospicuo assegno mensile alla moglie. I tre amici gli stanno vicino per rincuorarlo e dargli consigli per affrontare la separazione e tornare a vivere una vita normale, ma le sorprese sono dietro l'angoloRoma e il cinema:Roma e il cinema hanno una connessione profonda e duratura che affonda le radici nella ricca storia della città e nella sua importanza come centro culturale e artistico. Roma è stata una delle principali location per la produzione cinematografica italiana fin dagli albori del cinema. Negli anni '50 e '60, il movimento del Neorealismo italiano ha preso piede e ha reso Roma uno scenario iconico per molti dei suoi film. Registi come Roberto Rossellini, Vittorio De Sica e Federico Fellini hanno catturato l'anima della città e le sue sfumature sociali attraverso le loro opere. Film come "Roma città aperta" di Rossellini e "Ladri di biciclette" di De Sica hanno utilizzato le strade, i vicoli e i quartieri di Roma come sfondo per raccontare storie drammatiche e coinvolgenti. Questi film hanno segnato una svolta nella storia del cinema e hanno influenzato generazioni di registi successivi. La città eterna è anche conosciuta per i suoi storici studi cinematografici, come Cinecittà, che è stato fondato negli anni '30 e ha ospitato numerose produzioni di film italiani e internazionali. Grandi registi stranieri, come Federico Fellini, hanno girato molti dei loro capolavori all'interno degli studi di Cinecittà. Roma è stata anche oggetto di numerosi film stranieri, che hanno sfruttato la sua bellezza architettonica e il suo patrimonio storico per creare atmosfere uniche. Film come "Vacanze romane" con Audrey Hepburn e Gregory Peck o "La dolce vita" di Fellini hanno immortalato la magia e il fascino della città sul grande schermo. Inoltre, la città di Roma ospita importanti festival cinematografici come il Festival Internazionale del Film di Roma, che attira registi, attori e amanti del cinema da tutto il mondo. Oltre al suo ruolo come set di film, Roma è anche sede di numerosi cinema e cineclub che propongono una vasta gamma di film, dai classici ai film d'autore e alle produzioni indipendenti. In conclusione, Roma è stata un'ispirazione continua per registi e una location preferita per la produzione cinematografica. La città ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale, diventando un vero e proprio personaggio nelle storie raccontate sul grande schermo.
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L'odore della notte: la rapina
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L'odore della notte: la rapina
La piazza in cui Remo (Valerio Mastandrea) rapina e picchia due giovani ragazze con la complicità di Roberto (Giorgio Tirabassi) è piazzetta del Velabro a Roma, proprio davanti l'Arco di Giano. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.
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L'odore della notte: il ritrovo
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L'odore della notte: il ritrovo
Il bar ritrovo della banda si trova a Roma in Largo dei Savorgnan, nel quartiere di Tor Pignattara. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.
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L'odore della notte: la scuola
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L'odore della notte: la scuola
L'istituto di preti frequentato da Maurizio Leggeri (Marco Giallini) quando era piccolo è il solito Istituto San Michele, situato in Piazzale Tosti a Roma, vicino le catacombe di Santa Domitilla. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.
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L'odore della notte: l'investimento
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L'odore della notte: l'investimento
Il bar che Roberto (Giorgio Tirabassi) suggerisce a Remo (Valerio Mastandrea) di comprare è ubicato in Via delle Terme Gordiane a Roma.Guarda il film completo su 
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L'odore della notte: la paura
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L'odore della notte: la paura
?Il parco in cui Remo (Valerio Mastandrea) rischia di essere arrestato dalla polizia è in Piazza di Villa Fiorelli a Roma, adiacente a Villa Fiorelli nel quartiere Tuscolano. Nella scena si scorge in lontananza l’acquedotto romano. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.
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L'odore della notte: i servizi segreti
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L'odore della notte: i servizi segreti
Il commissariato di polizia dove Remo(Valerio Mastandrea) incontra il cognato è in realtà il Liceo Scientifico Avogadro in Via Brenta 26, nel caratteristico Quartiere Trieste a Roma, location selezionata per altre scene del film. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.Sul film:"L'odore della notte" è un film italiano del 1998, diretto da Claudio Caligari. Il film è stato acclamato dalla critica per la sua rappresentazione cruda e realistica della vita nella periferia di Roma. "L'odore della notte" racconta la storia di Sandro, un giovane ragazzo che vive in una zona degradata della periferia romana. Il film esplora il suo mondo, popolato da personaggi disadattati, tra droga, violenza e disperazione. Sandro è costretto a fare i conti con una serie di difficoltà, tra cui il suo coinvolgimento nel crimine organizzato e il suo desiderio di fuggire da quella realtà opprimente. Ciò che rende "L'odore della notte" un film potente è la sua capacità di mostrare senza filtri la brutalità e la crudeltà della vita quotidiana nella periferia romana. Il regista Claudio Caligari utilizza una regia realistica e uno stile documentaristico per immergere lo spettatore nell'atmosfera cupa e claustrofobica del quartiere. Le immagini crude e viscerali contribuiscono a creare un senso di autenticità e a far emergere le profonde disuguaglianze sociali e il senso di abbandono che pervade l'ambiente. Gli attori del film, molti dei quali erano non professionisti, offrono interpretazioni intense e realistiche, aggiungendo un ulteriore livello di credibilità alla storia. Il loro talento nel catturare le sfumature dei personaggi e la loro disperazione dà vita a una narrazione coinvolgente e toccante. "L'odore della notte" affronta temi sociali complessi come la povertà, la criminalità, la dipendenza dalle droghe e la mancanza di prospettive per i giovani. Il film si distingue per il suo approccio coraggioso nel trattare questi temi senza compromessi, senza cercare di addolcirli o trovare facili soluzioni. Caligari mette in risalto la drammaticità della situazione e la lotta costante che i personaggi devono affrontare. Nonostante il suo impatto e la sua rilevanza sociale, "L'odore della notte" non ha ottenuto un grande successo commerciale. Tuttavia, il film è diventato un cult all'interno del panorama cinematografico italiano per la sua forza emotiva e la sua rappresentazione veritiera delle sfide che affronta la classe lavoratrice nelle periferie delle grandi città. In conclusione, "L'odore della notte" è un film potente e toccante che esplora le tematiche sociali complesse attraverso una narrazione cruda e realistica. Grazie alla sua regia autentica, alle interpretazioni intense e alla sua capacità di far emergere l'oscurità e la disperazione dei personaggi, il film rappresenta una testimonianza importante della realtà sociale e delle disuguaglianze che persistono nelle periferie urbane.
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L'odore della notte: l'ultimo colpo
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L'odore della notte: l'ultimo colpo
La villa su cui Remo (Valerio Mastandrea) scelta per l’ultima rapina è in realtà l'hotel La Posta Vecchia a Palo Laziale, tra Ladispoli e Marina di San Nicola vicino Roma. La villa appare anche qualche minuto prima quando Remo la osserva dalla finestra di un’abitazione. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Ispirato al romanzo-verità Le Notti di Arancia Meccanica del giornalista Dido Sacchettoni, L’Odore della Notte, ambientato tra il 1979 e il 1983, racconta di Remo (Valerio Mastandrea), poliziotto di giorno e rapinatore di notte, incastrato nella vita di borgata della Roma proletaria insieme ai compari Maurizio (Marco Giallini), Roberto (Giorgio Tirabassi) e Marco “il Rozzo” (Emanuel Bevilacqua). La storia segue l’ascesa della “banda delle ville”, che da piccoli furti passa a saccheggiare le case dei ricchi borghesi, dei vip, dei politici corrotti, fino a farsi una nomea in un ambiente da cui non vorranno né riusciranno a sottrarsi.Caligari raccoglie la rabbia di una generazione di emarginati e afflitti, che vedono nella criminalità l’unico tentativo di ribellione al destino amaro che gli è toccato. Ad accompagnarci tra le notti che puzzano di strada e sangue c’è la voce narrante di Remo, monotona e distaccata, che descrive con una precisione quasi poetica le sue scorribande, mentre sullo schermo si alternano violenti pestaggi e grotteschi momenti d’ironia. «No a’ Toni, nun se semo capiti, me devi fà pure er basso…» sbraita Maurizio in faccia a Little Tony, vittima di una delle rapine casalinghe della banda, mentre lo intima a cantargli Cuore Matto.Su Valerio Mastandrea:Valerio Mastandrea è un talentuoso attore italiano, noto per le sue performance versatili e intense che gli hanno valso numerosi riconoscimenti e ammirazione sia in Italia che a livello internazionale. Nato il 14 febbraio 1972 a Roma, Mastandrea ha intrapreso una carriera nel mondo dello spettacolo che ha spaziato dal cinema al teatro, dalla televisione alla regia. Mastandrea ha debuttato nel cinema negli anni '90, guadagnandosi un'attenzione immediata grazie alla sua presenza magnetica e alla sua abilità nel dare vita a personaggi complessi e coinvolgenti. Ha lavorato con alcuni dei registi più acclamati d'Italia, tra cui Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Ferzan Özpetek e Paolo Virzì. Le sue interpretazioni in film come "La prima cosa bella", "Non essere cattivo", "Romanzo criminale" e "Tutta la vita davanti" gli hanno meritato numerosi premi e nomination, confermando la sua eccellenza nel campo della recitazione. Mastandrea ha anche avuto una notevole presenza nel teatro, calcando le scene con successo in spettacoli teatrali di grande impatto emotivo. La sua versatilità e la sua abilità di adattarsi a una varietà di ruoli lo hanno reso un attore molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica. Mastandrea ha dimostrato la sua padronanza dell'arte drammatica, così come la sua capacità di interpretare personaggi comici con grande naturalezza. Oltre ad essere un attore di talento, Mastandrea ha anche intrapreso la carriera di regista. Nel 2013 ha diretto il suo primo film, intitolato "Ridere fino a volare", che ha ricevuto l'approvazione della critica per la sua sensibilità e la sua capacità di affrontare temi complessi con un tocco di umorismo. La sua incursione nella regia ha dimostrato ancora una volta la sua versatilità e la sua passione per l'arte cinematografica.
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'O re:  l'incontro
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'O re: l'incontro
La regina Maria Sofia (Ornella Muti) si incontra con Coviello (Corrado Pani) davanti ad un casale che la conduce al suo rifugio è il Casale di Roma Vecchia (nota anche come Villa dei Quintili) in Via Roma Vecchia a Roma, all'interno del Parco degli Acquedotti. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossiRoma, 1862. Francesco II di Borbone è costretto a trascorrere il proprio esilio nella città pontificia insieme alla moglie Maria Sofia. L'ex sovrano è in preda ai sensi di colpa per non aver saputo difendere il trono, il che rende il suo esilio segnato dalla nostalgia e dalle incomprensioni con la moglie, la quale mostra invece tutta la propria ostinazione nel voler recuperare il trono perduto.Sui protagonisti:Ornella Muti, il cui vero nome è Francesca Romana Rivelli, è un'attrice italiana nata il 9 marzo 1955 a Roma. Con la sua bellezza e il suo talento, Ornella Muti è diventata una delle icone del cinema italiano e internazionale. Muti ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo sin da giovane, debuttando come modella all'età di 14 anni. Successivamente, ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico nel film "La moglie più bella" (1970) di Damiano Damiani, che le ha valso il premio come Miglior Attrice Esordiente. Ornella Muti ha lavorato con alcuni dei registi più famosi d'Italia, tra cui Federico Fellini, Luchino Visconti e Dino Risi. Ha recitato in film di diversi generi, dalla commedia all'erotico, dal dramma al cinema d'autore. La sua versatilità e la sua capacità di trasformarsi in personaggi diversi le hanno permesso di interpretare ruoli memorabili. Uno dei ruoli più iconici di Muti è stato quello di "Princess Aura" nel film di fantascienza "Flash Gordon" (1980) di Mike Hodges. Il suo fascino e la sua presenza sullo schermo hanno catturato l'attenzione del pubblico internazionale. Ha continuato a recitare in numerosi film italiani e internazionali, consolidando la sua fama come una delle attrici più amate del cinema. Oltre al cinema, Ornella Muti ha anche lavorato in teatro e televisione. Ha recitato in diverse produzioni teatrali e ha partecipato a serie TV di successo, come "La moglie nella cornice" (1992) e "Sarà un paese" (2014). La bellezza straordinaria di Ornella Muti è stata ammirata in tutto il mondo e le ha conferito il titolo di una delle donne più affascinanti e sexy dello schermo. È diventata un'icona di stile e glamour, e la sua eleganza è stata celebrata anche nel mondo della moda. Oltre alla sua carriera artistica, Ornella Muti è stata anche coinvolta in attività umanitarie e si è impegnata in diverse cause sociali. È stata ambasciatrice di varie organizzazioni e ha dedicato tempo e risorse a sostenere l'infanzia e la lotta contro le malattie.
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'O re: il rifugio
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'O re: il rifugio
Il rifugio delle truppe guidate dal generale Coviello ( Corrado Pani) e la regina Maria Sofia (Muti)è presso il Circo di Massenzio sulla Via Appia Antica a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Roma, 1862. Francesco II di Borbone è costretto a trascorrere il proprio esilio nella città pontificia insieme alla moglie Maria Sofia. L'ex sovrano è in preda ai sensi di colpa per non aver saputo difendere il trono, il che rende il suo esilio segnato dalla nostalgia e dalle incomprensioni con la moglie, la quale mostra invece tutta la propria ostinazione nel voler recuperare il trono perduto.I protagonisti:Giancarlo Giannini è un rinomato attore italiano, nato il 1º agosto 1942 a La Spezia, in Liguria. È considerato uno dei più grandi attori italiani della sua generazione e ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano e internazionale. Giannini ha iniziato la sua carriera negli anni '60, lavorando inizialmente principalmente in teatro e televisione. Tuttavia, è diventato famoso a livello internazionale negli anni '70 grazie al suo coinvolgimento in alcuni film di grande successo, soprattutto con il regista Lina Wertmüller. Il suo ruolo più celebre è probabilmente quello nel film "Pasqualino Settebellezze" del 1975, diretto da Wertmüller, per il quale è stato candidato all'Oscar come miglior attore protagonista. La sua interpretazione di Pasqualino Frafuso, un uomo che cerca di sopravvivere durante la Seconda Guerra Mondiale, è stata acclamata dalla critica per la sua intensità e versatilità. Negli anni successivi, Giannini ha continuato a lavorare sia nel cinema italiano che in produzioni internazionali. Ha collaborato con registi del calibro di Michelangelo Antonioni, Federico Fellini, Elio Petri e Francis Ford Coppola. La sua presenza sullo schermo è caratterizzata da una grande profondità emotiva e da una padronanza impeccabile della recitazione. Oltre al cinema, Giannini ha anche lavorato in campo teatrale, recitando in numerose produzioni teatrali di successo. Ha dimostrato la sua versatilità interpretando una vasta gamma di personaggi, dalle commedie ai drammi, riuscendo sempre a trasmettere autenticità e coinvolgimento. La sua carriera è stata ricca di riconoscimenti e premi. È stato nominato tre volte per il premio David di Donatello come miglior attore protagonista, vincendolo una volta per il film "Mimì metallurgico ferito nell'onore". Ha anche vinto il premio Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia come miglior attore per il film "La tragedia di un uomo ridicolo".
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'O re: lo spettacolo
03:22
'O re: lo spettacolo
Lo spettacolo nella notte. Francesco II di Borbone (Giancarlo Giannini) e la regina Maria Sofia di Austria (Ornella Muti) assistono allo spettacolo dalla terrazza della loro reggia che è la casina del Cardinal Bessarione, in Via di Porta San Sebastiano a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossiRoma, 1862. Francesco II di Borbone è costretto a trascorrere il proprio esilio nella città pontificia insieme alla moglie Maria Sofia. L'ex sovrano è in preda ai sensi di colpa per non aver saputo difendere il trono, il che rende il suo esilio segnato dalla nostalgia e dalle incomprensioni con la moglie, la quale mostra invece tutta la propria ostinazione nel voler recuperare il trono perduto.Sui protagonisti:Ornella Muti, il cui vero nome è Francesca Romana Rivelli, è un'attrice italiana nata il 9 marzo 1955 a Roma. Con la sua bellezza e il suo talento, Ornella Muti è diventata una delle icone del cinema italiano e internazionale. Muti ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo sin da giovane, debuttando come modella all'età di 14 anni. Successivamente, ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico nel film "La moglie più bella" (1970) di Damiano Damiani, che le ha valso il premio come Miglior Attrice Esordiente. Ornella Muti ha lavorato con alcuni dei registi più famosi d'Italia, tra cui Federico Fellini, Luchino Visconti e Dino Risi. Ha recitato in film di diversi generi, dalla commedia all'erotico, dal dramma al cinema d'autore. La sua versatilità e la sua capacità di trasformarsi in personaggi diversi le hanno permesso di interpretare ruoli memorabili. Uno dei ruoli più iconici di Muti è stato quello di "Princess Aura" nel film di fantascienza "Flash Gordon" (1980) di Mike Hodges. Il suo fascino e la sua presenza sullo schermo hanno catturato l'attenzione del pubblico internazionale. Ha continuato a recitare in numerosi film italiani e internazionali, consolidando la sua fama come una delle attrici più amate del cinema. Oltre al cinema, Ornella Muti ha anche lavorato in teatro e televisione. Ha recitato in diverse produzioni teatrali e ha partecipato a serie TV di successo, come "La moglie nella cornice" (1992) e "Sarà un paese" (2014). La bellezza straordinaria di Ornella Muti è stata ammirata in tutto il mondo e le ha conferito il titolo di una delle donne più affascinanti e sexy dello schermo. È diventata un'icona di stile e glamour, e la sua eleganza è stata celebrata anche nel mondo della moda. Oltre alla sua carriera artistica, Ornella Muti è stata anche coinvolta in attività umanitarie e si è impegnata in diverse cause sociali. È stata ambasciatrice di varie organizzazioni e ha dedicato tempo e risorse a sostenere l'infanzia e la lotta contro le malattie.
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'O re: la taglia
02:00
'O re: la taglia
L'accampamento militare dove il generale Coviello (Pani) riscuote la taglia di un brigante ucciso è al Santuario della Madonna del Sorbo, in Via del Sorbo a Campagnano di Roma (RM). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossiRoma, 1862. Francesco II di Borbone è costretto a trascorrere il proprio esilio nella città pontificia insieme alla moglie Maria Sofia. L'ex sovrano è in preda ai sensi di colpa per non aver saputo difendere il trono, il che rende il suo esilio segnato dalla nostalgia e dalle incomprensioni con la moglie, la quale mostra invece tutta la propria ostinazione nel voler recuperare il trono perduto.Sui protagonisti:Ornella Muti, il cui vero nome è Francesca Romana Rivelli, è un'attrice italiana nata il 9 marzo 1955 a Roma. Con la sua bellezza e il suo talento, Ornella Muti è diventata una delle icone del cinema italiano e internazionale. Muti ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo sin da giovane, debuttando come modella all'età di 14 anni. Successivamente, ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico nel film "La moglie più bella" (1970) di Damiano Damiani, che le ha valso il premio come Miglior Attrice Esordiente. Ornella Muti ha lavorato con alcuni dei registi più famosi d'Italia, tra cui Federico Fellini, Luchino Visconti e Dino Risi. Ha recitato in film di diversi generi, dalla commedia all'erotico, dal dramma al cinema d'autore. La sua versatilità e la sua capacità di trasformarsi in personaggi diversi le hanno permesso di interpretare ruoli memorabili. Uno dei ruoli più iconici di Muti è stato quello di "Princess Aura" nel film di fantascienza "Flash Gordon" (1980) di Mike Hodges. Il suo fascino e la sua presenza sullo schermo hanno catturato l'attenzione del pubblico internazionale. Ha continuato a recitare in numerosi film italiani e internazionali, consolidando la sua fama come una delle attrici più amate del cinema. Oltre al cinema, Ornella Muti ha anche lavorato in teatro e televisione. Ha recitato in diverse produzioni teatrali e ha partecipato a serie TV di successo, come "La moglie nella cornice" (1992) e "Sarà un paese" (2014). La bellezza straordinaria di Ornella Muti è stata ammirata in tutto il mondo e le ha conferito il titolo di una delle donne più affascinanti e sexy dello schermo. È diventata un'icona di stile e glamour, e la sua eleganza è stata celebrata anche nel mondo della moda. Oltre alla sua carriera artistica, Ornella Muti è stata anche coinvolta in attività umanitarie e si è impegnata in diverse cause sociali. È stata ambasciatrice di varie organizzazioni e ha dedicato tempo e risorse a sostenere l'infanzia e la lotta contro le malattie.
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Follia Omicida: l'arrivo in villa
02:36
Follia Omicida: l'arrivo in villa
Michael (Stefano Patrizi) e la sua ragazza Debora Jordan (Silvia Dionisio) arrivano nella villa dove vive sua madre (Anita Strindberg) accolti dal maggiordomo Oliver (John Richardson). La villa è il PalazzoBorghese, ad Artena (RM). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Si tratta dell'ultima opera audiovisiva firmata da Freda. Gli interni del lungometraggio vennero ricreati negli stabilimenti De Paolis di Roma.Michael è un attore che decide di concedersi un periodo di riposo insieme alla fidanzata Deborah. Torna quindi nella casa materna, una grande villa in cui è avvenuta una tragedia alcuni anni prima, ovvero l'omicidio del padre, di cui è stato accusato. Ad accoglierli trovano la madre Glenda e l'inquietante maggiordomo Oliver. Nel cast anche Anita Strindberg, Martine Brochard e Laura Gemser.I luoghi:Il Lazio, la regione centrale d'Italia, ha una lunga e importante storia nel mondo del cinema. Grazie alla sua capitale, Roma, il Lazio è stato un centro nevralgico per l'industria cinematografica italiana e internazionale. Roma, con la sua ricca storia, i suoi monumenti iconici e le sue strade pittoresche, ha svolto un ruolo di primo piano nel cinema. La città è stata scelta come sfondo per numerosi film, sia italiani che stranieri. Film come "La dolce vita" (1960) di Federico Fellini, che rappresenta la vita mondana e le contraddizioni della città, e "Roman Holiday" (1953) di William Wyler, con la sua storia romantica ambientata tra le strade di Roma, sono diventati veri classici del cinema. Oltre a Roma, il Lazio offre una varietà di scenari naturali che hanno attratto registi di tutto il mondo. Le splendide coste del litorale laziale, come quella di Anzio o Sabaudia, sono state sfondi di film storici e di avventura, come "Ben-Hur" (1959) di William Wyler, che ha sfruttato le ampie spiagge e gli antichi porti romani. La regione del Lazio ospita anche importanti studi di produzione cinematografica, case di distribuzione e strutture di post-produzione. Cinecittà, il famoso studio cinematografico romano, è stato fondato nel 1937 ed è diventato uno dei maggiori centri di produzione cinematografica in Europa. Molte produzioni italiane e internazionali sono state realizzate presso Cinecittà, contribuendo alla creazione di una vivace industria cinematografica nel Lazio. Il Lazio è anche sede di importanti festival cinematografici. Il Festival del Cinema di Roma, fondato nel 2006, è diventato uno degli eventi cinematografici più prestigiosi d'Italia. Il festival ospita anteprime internazionali, proiezioni, incontri con registi e attori, e offre un'importante piattaforma per promuovere il cinema italiano e internazionale. La regione ha anche una forte tradizione di talento cinematografico, con registi, attori e professionisti del settore che provengono dal Lazio. Nomi come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Sophia Loren e Roberto Benigni hanno lasciato un'impronta significativa nella storia del cinema, portando il talento laziale a livello nazionale e internazionale. In conclusione, il Lazio ha svolto un ruolo chiave nel panorama cinematografico italiano e internazionale. Grazie a Roma e ai suoi scenari suggestivi, alla presenza di importanti studi di produzione e alla promozione di festival cinematografici di prestigio, la regione ha contribuito alla creazione di opere cinematografiche indimenticabili e ha consolidato la sua reputazione come uno dei centri cinematografici più importanti in Italia e nel mondo.
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Follia Omicida: al parco
03:58
Follia Omicida: al parco
Il posto dei sogni. Il parco dove i quattro amici arrivano è Parco della Mola di Oriolo Romano a Oriolo Roma (VT). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Si tratta dell'ultima opera audiovisiva firmata da Freda. Gli interni del lungometraggio vennero ricreati negli stabilimenti De Paolis di Roma.Michael è un attore che decide di concedersi un periodo di riposo insieme alla fidanzata Deborah. Torna quindi nella casa materna, una grande villa in cui è avvenuta una tragedia alcuni anni prima, ovvero l'omicidio del padre, di cui è stato accusato. Ad accoglierli trovano la madre Glenda e l'inquietante maggiordomo Oliver. Nel cast anche Anita Strindberg, Martine Brochard e Laura Gemser.I luoghi:Il Lazio, la regione centrale d'Italia, ha una lunga e importante storia nel mondo del cinema. Grazie alla sua capitale, Roma, il Lazio è stato un centro nevralgico per l'industria cinematografica italiana e internazionale. Roma, con la sua ricca storia, i suoi monumenti iconici e le sue strade pittoresche, ha svolto un ruolo di primo piano nel cinema. La città è stata scelta come sfondo per numerosi film, sia italiani che stranieri. Film come "La dolce vita" (1960) di Federico Fellini, che rappresenta la vita mondana e le contraddizioni della città, e "Roman Holiday" (1953) di William Wyler, con la sua storia romantica ambientata tra le strade di Roma, sono diventati veri classici del cinema. Oltre a Roma, il Lazio offre una varietà di scenari naturali che hanno attratto registi di tutto il mondo. Le splendide coste del litorale laziale, come quella di Anzio o Sabaudia, sono state sfondi di film storici e di avventura, come "Ben-Hur" (1959) di William Wyler, che ha sfruttato le ampie spiagge e gli antichi porti romani. La regione del Lazio ospita anche importanti studi di produzione cinematografica, case di distribuzione e strutture di post-produzione. Cinecittà, il famoso studio cinematografico romano, è stato fondato nel 1937 ed è diventato uno dei maggiori centri di produzione cinematografica in Europa. Molte produzioni italiane e internazionali sono state realizzate presso Cinecittà, contribuendo alla creazione di una vivace industria cinematografica nel Lazio. Il Lazio è anche sede di importanti festival cinematografici. Il Festival del Cinema di Roma, fondato nel 2006, è diventato uno degli eventi cinematografici più prestigiosi d'Italia. Il festival ospita anteprime internazionali, proiezioni, incontri con registi e attori, e offre un'importante piattaforma per promuovere il cinema italiano e internazionale. La regione ha anche una forte tradizione di talento cinematografico, con registi, attori e professionisti del settore che provengono dal Lazio. Nomi come Federico Fellini, Pier Paolo Pasolini, Sophia Loren e Roberto Benigni hanno lasciato un'impronta significativa nella storia del cinema, portando il talento laziale a livello nazionale e internazionale. In conclusione, il Lazio ha svolto un ruolo chiave nel panorama cinematografico italiano e internazionale. Grazie a Roma e ai suoi scenari suggestivi, alla presenza di importanti studi di produzione e alla promozione di festival cinematografici di prestigio, la regione ha contribuito alla creazione di opere cinematografiche indimenticabili e ha consolidato la sua reputazione come uno dei centri cinematografici più importanti in Italia e nel mondo.
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Nuda per satana: la fuga
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Nuda per satana: la fuga
William Benson (Stelio Candeli) scappa per il palazzo dal diavolo. La scena è girata al castello di Monte San Giovanni Campano (Frosinone).Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Un medico assiste a un incidente del quale è vittima la giovane Susa. Con lei ferita entra in una casa dove trova due individui identici a lui stesso e a Susa: i due esseri rappresentano le loro coscienze in preda al demonio. Approfondimenti sul film: "Nuda per Satana" è un film italiano del 1974, diretto da Luigi Batzella (accreditato come Paolo Solvay). Appartenente al genere dell'horror erotico, il film è noto per il suo contenuto provocatorio e sensuale. La trama di "Nuda per Satana" segue la storia di un giovane uomo di nome Thomas, che dopo un incidente automobilistico si ritrova in una villa isolata insieme a una misteriosa donna di nome Cynthia. Man mano che i due trascorrono del tempo insieme, vengono coinvolti in una serie di eventi sovrannaturali e sconvolgenti. Il film si basa su una trama ambigua e onirica, mescolando elementi di erotismo, horror e occultismo. La regia di Batzella enfatizza il lato estetico e visivo del film, creando un'atmosfera surreale e inquietante. "Nuda per Satana" presenta anche scene di nudo e contenuti sessuali espliciti, che erano considerati scandalosi per l'epoca. Nonostante le sue provocazioni, il film ha ottenuto un seguito di culto tra gli amanti del cinema trash e dell'exploitation. La sua estetica e il suo stile insolito sono stati apprezzati da alcuni critici e cinefili, mentre altri lo hanno definito come un esempio di cinema di serie B di scarso valore artistico.
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Nevermind: la sigaretta
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Nevermind: la sigaretta
Lo studio dell'Avv. Aldo (Alberto Molinari) si trova in Via Maria Adelaide a Roma, vicino Piazza del Popolo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it. Sinossi:Cinque persone vengono stravolte da accadimenti sconcertanti e paradossali. Un avvocato con una deplorevole abitudine; una baby sitter alle prese con un nuovo inquietante lavoro; un vecchio amico d'infanzia dal torbido presente; un cuoco con un desiderio inconfessabile e uno psicologo perseguitato da un carro attrezzi. Cinque storie che porteranno i protagonisti a scelte estreme e imprevedibili.La location:Piazza del Popolo è una delle piazze più iconiche e affascinanti di Roma, la città eterna. Situata all'inizio della Via Flaminia, nel cuore della città, la piazza rappresenta un importante punto di incontro per i romani e per i turisti provenienti da tutto il mondo. La piazza è famosa per la sua maestosità e il suo stile architettonico. Al centro si erge l'obelisco Flaminio, alto circa 36 metri e risalente all'antico Egitto, donato a Roma da Augusto nel 10 a.C. Adornano la piazza anche due splendide fontane, chiamate "Fontana del Nettuno" e "Fontana della Dea Roma", che completano l'atmosfera maestosa del luogo. La Piazza del Popolo ha un passato ricco di storia e di eventi significativi. Nel corso dei secoli, è stata teatro di celebrazioni, processioni e manifestazioni di vario genere. Durante il periodo del Rinascimento, la piazza veniva utilizzata per celebrare i trionfi dei generali romani e per accogliere i visitatori illustri. Oltre alla sua importanza storica, la Piazza del Popolo è anche un luogo di svago e di relax per i romani. La piazza è circondata da eleganti caffè, ristoranti e negozi di lusso, che offrono la possibilità di trascorrere piacevoli momenti di socializzazione e di godere della bellezza del luogo. Da un lato della piazza si trova l'ingresso al Parco di Villa Borghese, un'oasi verde nel cuore della città, che offre ampi spazi per fare una passeggiata, fare jogging o semplicemente rilassarsi all'ombra degli alberi. La Piazza del Popolo è inoltre collegata a importanti vie e monumenti di Roma. Da qui si può raggiungere facilmente la famosa Via del Corso, una delle principali strade dello shopping romano, nonché il lungotevere, il Tevere e altri luoghi di interesse come Piazza di Spagna e Villa Medici. In definitiva, la Piazza del Popolo rappresenta un luogo di grande rilevanza storica e culturale a Roma. Con la sua bellezza architettonica, il suo ruolo come punto di ritrovo e la sua posizione strategica nel cuore della città, è un luogo che merita sicuramente una visita per chiunque si trovi a Roma.
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Nevermind: la scuola
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Nevermind: la scuola
La scuola dove Giulia (Giulia Michelini) deve prendere il figlio dei Toscani è l'I.C. Claudio Abbado - Plesso "Ermenegildo Pistelli" in Via Monte Zebio a Roma, vicino il Vaticano. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Cinque persone vengono stravolte da accadimenti sconcertanti e paradossali. Un avvocato con una deplorevole abitudine; una baby sitter alle prese con un nuovo inquietante lavoro; un vecchio amico d'infanzia dal torbido presente; un cuoco con un desiderio inconfessabile e uno psicologo perseguitato da un carro attrezzi. Cinque storie che porteranno i protagonisti a scelte estreme e imprevedibili.Location:Il Vaticano, ufficialmente chiamato Stato della Città del Vaticano, è uno stato indipendente situato all'interno della città di Roma. È il centro spirituale e amministrativo della Chiesa cattolica e la residenza ufficiale del Papa, il capo spirituale della Chiesa cattolica romana. Con una superficie di appena 0,44 chilometri quadrati, il Vaticano è il più piccolo stato indipendente al mondo sia per estensione territoriale che per popolazione. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il Vaticano è ricco di storia, arte e spiritualità. La Basilica di San Pietro, situata all'interno del Vaticano, è una delle chiese più importanti e riconoscibili al mondo. Con la sua imponente cupola, la basilica è un simbolo di grandezza architettonica e spiritualità. Ospita capolavori artistici come la Pietà di Michelangelo e l'altare di Baldacchino progettato da Gian Lorenzo Bernini. Accanto alla Basilica di San Pietro si trova la Piazza San Pietro, una delle piazze più grandi del mondo. È qui che il Papa si rivolge ai fedeli durante le Udienze generali e le celebrazioni speciali. Ogni anno, migliaia di persone si radunano in questa piazza per partecipare alle cerimonie papali e ricevere la benedizione apostolica. Un altro luogo di grande importanza nel Vaticano è la Cappella Sistina, situata all'interno dei Musei Vaticani. La Cappella Sistina è famosa per gli affreschi di Michelangelo sul soffitto, tra cui il celebre "Giudizio Universale". È qui che si svolgono i conclave, le riunioni in cui i cardinali eleggono il nuovo Papa. Oltre alle sue attrazioni artistiche e religiose, il Vaticano ha anche una significativa importanza politica. Come stato sovrano, il Vaticano ha la sua struttura governativa con un sistema amministrativo, una banca, un servizio postale e una guardia svizzera, che è responsabile della sicurezza del Papa e dei suoi edifici. Il Vaticano è un luogo di grande pellegrinaggio per i cattolici di tutto il mondo. Ogni anno, milioni di persone visitano la Città del Vaticano per esprimere la loro devozione religiosa, partecipare alle cerimonie religiose o semplicemente ammirare le sue opere d'arte e la sua architettura. In definitiva, il Vaticano è un luogo unico che combina spiritualità, storia, arte e potere politico. La sua importanza come centro spirituale della Chiesa cattolica e la sua ricchezza culturale lo rendono una destinazione affascinante per i visitatori provenienti da tutto il mondo.
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Totò Peppino e la malafemmina: la fattoria
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Totò Peppino e la malafemmina: la fattoria
La fattoria Mezzacapa (Mario Castellani), alla quale i fratelli Caponi (Totò e Peppino) si divertono a fracassare le finestre a suon di sassate, non si trova a Napoli , come si sarebbe portati a pensare, ma a Roma, in Via del Ponte di Nona, a breve distanza dall’innesto sulla Via Prenestina.Sinossi:Una delle opere più amate del grande Totò che interpreta questo divertente film comico insieme al celebre Peppino De Filippo, il bravissimo Nino Manfredi e la bella Dorian Gray. Totò e Peppino sono due buffi zii di uno studente innamorato di una ballerina. Lei, che non gode di buona fama, si trasferisce a Milano e il ragazzo la segue. Inizia il viaggio degli zii alla volta della Lombardia.Informazioni sul film:"Totò, Peppino e la malafemmina" è un celebre film italiano del 1956 diretto da Camillo Mastrocinque. Questa commedia è considerata un classico del cinema italiano e rappresenta uno dei più grandi successi della coppia comica composta da Totò e Peppino De Filippo. Il film racconta la storia di due pescatori, Felice (interpretato da Totò) e Nicola (interpretato da Peppino De Filippo), che vivono nel pittoresco borgo marinaro di Mergellina a Napoli. Felice è un donnaiolo incallito, sempre alla ricerca di avventure amorose, mentre Nicola è più timido e riservato. Entrambi si innamorano della bellissima e misteriosa Rosalia (interpretata da Dorian Gray), una giovane donna che ha l'abitudine di sedurre gli uomini e poi scomparire. I due amici si trovano così coinvolti in una serie di divertenti situazioni e inganni per conquistare il cuore di Rosalia e svelarne i segreti. "Totò, Peppino e la malafemmina" è un film che mescola abilmente la commedia all'italiana con elementi romantici e un tocco di mistero. La coppia di attori, Totò e Peppino De Filippo, offre una performance straordinaria, con Totò che si distingue per il suo umorismo esilarante e la sua capacità di trasformarsi in personaggi buffi e eccentrici. Peppino De Filippo, d'altra parte, è un perfetto contraltare comico, con la sua recitazione misurata e la sua capacità di far sorridere con un semplice sguardo. Il film affronta anche temi sociali e morali tipici del periodo, come la moralità e la tradizione in contrasto con il desiderio di libertà individuale. Inoltre, la sceneggiatura è arricchita da dialoghi intelligenti e battute spiritose, che rendono il film ancora più divertente e piacevole da guardare."Totò, Peppino e la malafemmina" è diventato un punto di riferimento nel panorama della commedia italiana, con il suo umorismo intramontabile e le interpretazioni brillanti dei suoi attori principali. È un film che incarna lo spirito allegro e scanzonato del cinema italiano, e continua a essere amato e apprezzato da generazioni di spettatori.
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Un gatto nel cervello: sul set
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Un gatto nel cervello: sul set
Il dottor Fulci (Lucio Fulci) arriva in ritardo sul set. Buona parte inziale del film è girata interamente nell'ovvia location di Cinecittà, a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Traumatizzato e ossessionato dal proprio lavoro, un regista di film horror deve rivolgersi a uno psicanalista. Finisce, per?, nelle mani di un pazzo assassino, che fa ricadere su di lui la colpa dei propri crimini.La storia di Cinecittà:Cinecittà, conosciuta anche come "Hollywood sul Tevere", è uno dei più celebri studi cinematografici al mondo e un vero e proprio simbolo dell'industria cinematografica italiana. Situata a Roma, Cinecittà è stata fondata nel 1937 e da allora ha contribuito a creare alcuni dei più grandi capolavori del cinema italiano e internazionale. L'importanza di Cinecittà nel panorama cinematografico non può essere sottovalutata. Negli anni '40 e '50, il periodo d'oro del cinema italiano, Cinecittà era il fulcro della produzione cinematografica nazionale, producendo una serie di film di successo che hanno ottenuto riconoscimenti a livello internazionale. Opere come "La dolce vita" di Federico Fellini, "Bicycle Thieves" di Vittorio De Sica e "Roma città aperta" di Roberto Rossellini sono solo alcuni esempi di film che sono stati realizzati all'interno degli studi di Cinecittà. Cinecittà è stato anche il set di numerosi film internazionali, attirando registi e attori da tutto il mondo. Film come "Ben-Hur", "Cleopatra" e "Gangs of New York" sono stati girati all'interno degli studi, che offrono un'ampia varietà di scenari e set che possono essere adattati alle esigenze delle produzioni cinematografiche più ambiziose. Oltre alla produzione cinematografica, Cinecittà è diventata un importante centro per la formazione e la ricerca nel campo del cinema e dell'audiovisivo. L'accademia di cinema di Cinecittà offre programmi formativi e corsi per aspiranti registi, sceneggiatori, attori e professionisti dell'industria cinematografica. Questo impegno nella formazione contribuisce a mantenere vivo il patrimonio culturale e artistico legato al cinema italiano. Oggi, Cinecittà continua a essere uno dei principali studi cinematografici in Europa e ospita produzioni di film, serie televisive e spot pubblicitari. L'atmosfera creativa che permea Cinecittà è palpabile, e i visitatori possono immergersi nella magia del cinema esplorando i set di famosi film e partecipando a visite guidate che svelano i segreti dietro le quinte della produzione cinematografica.
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Una lunga fila di croci: il rifugio
02:16
Una lunga fila di croci: il rifugio
Il socio di Brandon (Mario Brega) accompagna Brandon (Anthony Steffen) nel covo di Sartana (Franco Ukmar) proprio sopra le cascate di Monte Gelato. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Due cacciatori di taglie, Brandon e Murdock, hanno unito le forze per eliminare la banda di Fargo, un fuorilegge che si ? arricchito facendo commercio di peones messicani. In realt? Murdock ha stretto un segreto accordo con Fargo, al quale fa comodo che gli altri membri della banda vengano ammazzati. Fatti fuori i banditi, Brandon si trova cos? ad affrontare Murdock e Fargo in uno scontro finale.Sul luogo:Le cascate di Monte Gelato sono un incantevole tesoro nascosto nella campagna italiana, situato nelle vicinanze di Roma, nella regione del Lazio. Questa meraviglia naturale attrae visitatori da tutto il mondo con la sua bellezza mozzafiato e il suo fascino senza tempo. Le cascate di Monte Gelato sono formate dal fiume Treja, che scende tra le rocce vulcaniche creando una serie di cascate e pozze d'acqua cristallina. Il nome "Monte Gelato" deriva dal fatto che l'acqua delle cascate sembra essere fredda come il ghiaccio, anche nelle giornate più calde dell'estate. La zona circostante offre un ambiente naturale suggestivo, con una fitta vegetazione che ricopre le rive del fiume e gli affioramenti rocciosi che creano scenari pittoreschi. Lungo il percorso che porta alle cascate si possono ammirare antichi mulini ad acqua e sentieri panoramici che si snodano attraverso boschi e prati. Una caratteristica affascinante delle cascate di Monte Gelato è la presenza di piscine naturali. Questi bacini d'acqua verde smeraldo offrono l'opportunità di fare un bagno rinfrescante e immergersi in un'oasi di tranquillità circondata dalla natura. Le cascate di Monte Gelato sono state una meta popolare per gli escursionisti, gli amanti della natura e gli appassionati di fotografia. Camminare lungo i sentieri ben segnalati e osservare l'acqua che scorre con forza tra le rocce è un'esperienza che incanta i sensi e alimenta la connessione con la natura. La bellezza delle cascate di Monte Gelato ha ispirato anche artisti e poeti nel corso dei secoli. La sua aura romantica e la sua atmosfera magica sono state descritte in molte opere d'arte e composizioni letterarie. Se sei alla ricerca di un rifugio tranquillo lontano dalla frenesia della città, le cascate di Monte Gelato offrono una fuga perfetta. Puoi goderti una passeggiata rilassante, fare un picnic sulla riva del fiume o semplicemente lasciarti incantare dalla maestosità della natura.
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Una vita violenta: il pestaggio
03:28
Una vita violenta: il pestaggio
Il piazzale dove la banda di delinquenti di borgata di cui fa parte Tommaso malmena una coppietta che amoreggia in auto è Piazza Pakistan a Roma, proprio ai piedi dell’EUR.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Tommaso Puzzilli è un ragazzo del sobborgo di Pietralata alle porte di Roma e senza avere un lavoro, lui e i suoi amici stanno commettendo crimini per fare soldi.Sul quartiere EUR:Il quartiere EUR, acronimo di "Esposizione Universale di Roma", è una zona moderna e distintiva situata nella parte sud-ovest di Roma, Italia. Questo quartiere è stato progettato e costruito negli anni '30 del XX secolo durante il regime fascista di Benito Mussolini, in preparazione per l'esposizione universale che avrebbe dovuto tenersi nel 1942 (che non ebbe mai luogo a causa della Seconda Guerra Mondiale). EUR è caratterizzato da un'architettura monumentale e grandiosa, con ampi viali alberati, edifici imponenti e spazi aperti ben curati. Il quartiere fu progettato per incarnare l'ideologia fascista dell'epoca, che voleva rappresentare la grandezza e la forza dell'Impero Romano. Una delle attrazioni principali di EUR è il Colosseo Quadrato, noto anche come Palazzo della Civiltà Italiana. Questo edificio iconico, con la sua facciata a forma di arco e i suoi numerosi archi, è diventato un simbolo del quartiere e di Roma stessa. Oggi ospita uffici e mostre culturali. Oltre al Colosseo Quadrato, EUR è sede di numerosi altri edifici di rilievo architettonico, come il Palazzo dei Congressi, il Palazzo degli Uffici e il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi. Questi edifici sono caratterizzati da linee pulite, forme geometriche e dettagli ornamentali che richiamano l'arte e l'architettura romana antica. Il quartiere EUR non è solo un'attrazione per gli amanti dell'architettura, ma offre anche una vasta gamma di attività culturali, commerciali e ricreative. Qui si trovano numerosi parchi, giardini e laghi, che offrono spazi verdi e oasi di tranquillità in mezzo all'energia della città. EUR è anche un importante centro finanziario e direzionale, con numerose sedi di aziende, banche e istituzioni internazionali. Inoltre, ospita importanti eventi e fiere commerciali, attirando visitatori da tutto il mondo. Il quartiere EUR è ben collegato con il resto di Roma grazie alla sua posizione strategica e alla presenza di una stazione della metropolitana. Questa posizione lo rende facilmente accessibile per i residenti e i visitatori che desiderano esplorare questa parte unica della città.
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Uomini si nasce poliziotti si muore: il furto
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Uomini si nasce poliziotti si muore: il furto
La banca di fronte alla quale avviene un tentativo di scippo con esito tragico ai danni di una donna per mano di due balordi in sella ad una moto, a inizio film, è la Deutsche Bank di Largo del Tritone a Roma. La fuga dei balordi in direzione di Via dei Due Macelli. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Due poliziotti, membri di una squadra speciale che usa metodi fuori dalle regole ed a cui ? data la licenza di uccidere, devono catturare un noto criminale romano. A tal fine indagano sotto copertura.Sul regista:Ruggero Deodato è un regista italiano famoso per il suo contributo al genere cinematografico dell'horror, in particolare per il suo film controverso e influente intitolato "Cannibal Holocaust". Nato il 7 maggio 1939 a Potenza, in Italia, Deodato ha lasciato un'impronta significativa nel mondo del cinema con il suo stile viscerale e provocatorio. Deodato ha iniziato la sua carriera nel cinema negli anni '60 come assistente del regista Roberto Rossellini. Ha poi intrapreso la strada della regia dirigendo una serie di film, principalmente all'interno del genere exploitation italiano. È stato con "Cannibal Holocaust", rilasciato nel 1980, che Deodato ha ottenuto una notorietà internazionale. "Cannibal Holocaust" è un film che ha suscitato grande scalpore e controversie per il suo realismo estremo e la rappresentazione di violenza grafica. Ambientato in una giungla amazzonica, il film segue un gruppo di documentaristi che si imbatte in una tribù cannibale. Considerato uno dei primi esempi di found footage, il film utilizza immagini apparentemente documentarie per creare un senso di realismo sconvolgente. A causa della sua natura cruda e delle scene esplicite, "Cannibal Holocaust" è stato vietato in molti paesi e Deodato è stato addirittura accusato di aver creato un film snuff, cioè un film che mostra uccisioni reali. Successivamente, Deodato è stato costretto a dimostrare che gli attori del film erano ancora vivi per risolvere le accuse. Nonostante le controversie, "Cannibal Holocaust" ha lasciato un segno duraturo nella storia del cinema. Il film ha influenzato molte opere successive, sia nel genere horror che nel cinema mockumentary, e ha stimolato dibattiti sulla violenza e l'etica nella rappresentazione cinematografica. Oltre a "Cannibal Holocaust", Deodato ha diretto altri film di successo nel corso della sua carriera, tra cui "L'ultimo mondo cannibale" (1977), "La casa sperduta nel parco" (1980) e "The Barbarians" (1987), che ha segnato una deviazione verso il genere dell'avventura fantasy. Ruggero Deodato rimane una figura controversa e influente nel panorama cinematografico italiano e internazionale. Con la sua estetica cruda e provocatoria, ha lasciato un'impronta duratura nel genere dell'horror, offrendo uno sguardo trasgressivo sulla natura umana e sul potere dell'immagine cinematografica.
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Uomini si nasce poliziotti si muore: l'incendio
03:38
Uomini si nasce poliziotti si muore: l'incendio
I due ragazzi danno fuoco, per protesta, alle macchine che si trovano davanti al Castello Chigi a Castel Fusano. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Due poliziotti, membri di una squadra speciale che usa metodi fuori dalle regole ed a cui ? data la licenza di uccidere, devono catturare un noto criminale romano. A tal fine indagano sotto copertura.Sul regista:Ruggero Deodato è un regista italiano famoso per il suo contributo al genere cinematografico dell'horror, in particolare per il suo film controverso e influente intitolato "Cannibal Holocaust". Nato il 7 maggio 1939 a Potenza, in Italia, Deodato ha lasciato un'impronta significativa nel mondo del cinema con il suo stile viscerale e provocatorio. Deodato ha iniziato la sua carriera nel cinema negli anni '60 come assistente del regista Roberto Rossellini. Ha poi intrapreso la strada della regia dirigendo una serie di film, principalmente all'interno del genere exploitation italiano. È stato con "Cannibal Holocaust", rilasciato nel 1980, che Deodato ha ottenuto una notorietà internazionale. "Cannibal Holocaust" è un film che ha suscitato grande scalpore e controversie per il suo realismo estremo e la rappresentazione di violenza grafica. Ambientato in una giungla amazzonica, il film segue un gruppo di documentaristi che si imbatte in una tribù cannibale. Considerato uno dei primi esempi di found footage, il film utilizza immagini apparentemente documentarie per creare un senso di realismo sconvolgente. A causa della sua natura cruda e delle scene esplicite, "Cannibal Holocaust" è stato vietato in molti paesi e Deodato è stato addirittura accusato di aver creato un film snuff, cioè un film che mostra uccisioni reali. Successivamente, Deodato è stato costretto a dimostrare che gli attori del film erano ancora vivi per risolvere le accuse. Nonostante le controversie, "Cannibal Holocaust" ha lasciato un segno duraturo nella storia del cinema. Il film ha influenzato molte opere successive, sia nel genere horror che nel cinema mockumentary, e ha stimolato dibattiti sulla violenza e l'etica nella rappresentazione cinematografica. Oltre a "Cannibal Holocaust", Deodato ha diretto altri film di successo nel corso della sua carriera, tra cui "L'ultimo mondo cannibale" (1977), "La casa sperduta nel parco" (1980) e "The Barbarians" (1987), che ha segnato una deviazione verso il genere dell'avventura fantasy. Ruggero Deodato rimane una figura controversa e influente nel panorama cinematografico italiano e internazionale. Con la sua estetica cruda e provocatoria, ha lasciato un'impronta duratura nel genere dell'horror, offrendo uno sguardo trasgressivo sulla natura umana e sul potere dell'immagine cinematografica.
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Quel maledetto treno blindato: la cascata
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Quel maledetto treno blindato: la cascata
Le cascate presso le quali il gruppo di soldati americani evasi incontra alcune ausiliarie tedesche, che spareranno contro di loro, sono le Cascate di Monte Gelato. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il film che ha ispirato il Premio Oscar Quentin Tarantino alla realizzazione di Bastardi Senza Gloria. Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni soldati americani, in prigione per diversi reati, approfittano di un bombardamento per fuggire. Sotto il comando di un tenente cercano di raggiungere la Svizzera, ma finiscono per partecipare a un'azione pericolosa e determinante ai fini della guerra.Il film:"Quel maledetto treno blindato" è un film italiano del 1978 diretto da Enzo G. Castellari e interpretato da un cast stellare, tra cui Bo Svenson, Fred Williamson, Peter Hooten, Michael Pergolani e Raimund Harmstorf. Il film, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale, racconta la storia di un gruppo di prigionieri americani che tentano di rubare un treno carico d'oro dei nazisti per finanziare la resistenza francese. Il film è stato un grande successo di critica e pubblico e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. È considerato uno dei migliori film di guerra italiani di tutti i tempi e ha influenzato numerosi registi e produttori di film di genere. La trama del film segue il capo della banda, interpretato da Bo Svenson, e i suoi compagni, tra cui il sergente interpretato da Fred Williamson, mentre cercano di rubare un treno carico d'oro dei nazisti in transito attraverso la Francia. Il loro obiettivo è quello di finanziare la resistenza francese contro i nazisti, ma il loro piano è complicato dalla presenza di un ufficiale tedesco che cerca di impedire loro di completare la missione. Il film è stato girato con un budget limitato, ma ha saputo sfruttare al meglio le risorse a disposizione, utilizzando una fotografia intensa e un montaggio serrato per creare un'atmosfera di tensione e suspence. Inoltre, le scene d'azione del film sono state acclamate per la loro intensità e realismo, rendendo "Quel maledetto treno blindato" un film di culto tra gli appassionati del genere. Il film è stato anche noto per la colonna sonora, composta da Riz Ortolani, che ha creato una serie di motivi memorabili che si intrecciano con le scene del film, dando al tutto un tono epico e coinvolgente. In sintesi, "Quel maledetto treno blindato" è un film di guerra italiano iconico che ha influenzato numerosi registi e produttori di film di genere. La sua storia avvincente, le scene d'azione intense e la colonna sonora epica lo rendono ancora oggi un film di culto amato dagli appassionati del genere.
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Quel maledetto treno blindato: la fortezza
00:21
Quel maledetto treno blindato: la fortezza
Il fortino nazista del film è in realtà il castello di Bracciano. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it Sinossi:Il film che ha ispirato il Premio Oscar Quentin Tarantino alla realizzazione di Bastardi Senza Gloria. Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni soldati americani, in prigione per diversi reati, approfittano di un bombardamento per fuggire. Sotto il comando di un tenente cercano di raggiungere la Svizzera, ma finiscono per partecipare a un'azione pericolosa e determinante ai fini della guerra.Il luogo:Il Castello Orsini-Odescalchi, meglio conosciuto come Castello di Bracciano, è un'antica fortezza medievale situata sulla riva del lago di Bracciano, a circa 35 km a nord-ovest di Roma. Il castello è stato costruito nel XV secolo dalla potente famiglia Orsini, che ha dominato la zona per secoli, e successivamente acquistato dalla famiglia Odescalchi, che lo ha mantenuto fino ad oggi. Il castello si erge su un promontorio roccioso che domina il lago di Bracciano, e la sua struttura imponente è stata descritta come una delle più grandi e maestose del Rinascimento italiano. All'interno, il castello presenta numerose sale e cortili, tra cui il cortile del Leone, il cortile del Belvedere e la sala di Ercole, che presenta affreschi di Sebastiano del Piombo. Il castello di Bracciano è stato anche luogo di numerosi matrimoni reali, tra cui quello tra Tom Cruise e Katie Holmes nel 2006, e quello tra Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker nel 1998. La bellezza e l'imponenza del castello lo rendono anche una popolare location per film e serie televisive, tra cui il film "Mission Impossible III" e la serie televisiva "I Borgia". Oltre al castello, Bracciano offre numerose attrazioni turistiche, tra cui la splendida vista sul lago di Bracciano, il centro storico caratterizzato da antiche chiese e palazzi nobiliari, e la Riserva Naturale di Bracciano-Martignano, un'area protetta che offre numerosi sentieri per escursioni a piedi e in bicicletta. In sintesi, il Castello di Bracciano è una delle più imponenti e belle fortezze medievali dell'Italia e offre una vista mozzafiato sul lago di Bracciano. La bellezza del castello, la sua storia e il suo patrimonio artistico e culturale lo rendono una meta turistica molto apprezzata e un luogo ideale per matrimoni e altre cerimonie speciali.
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Quel maledetto treno blindato: la ferita
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Quel maledetto treno blindato: la ferita
Lou Canfield (Fred Williamson) medica Tony (Peter Hooten) nei pressi del Parco di Veio a Formello (Roma). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il film che ha ispirato il Premio Oscar Quentin Tarantino alla realizzazione di Bastardi Senza Gloria. Durante la Seconda Guerra Mondiale alcuni soldati americani, in prigione per diversi reati, approfittano di un bombardamento per fuggire. Sotto il comando di un tenente cercano di raggiungere la Svizzera, ma finiscono per partecipare a un'azione pericolosa e determinante ai fini della guerra.Luoghi:Il Parco di Veio è un'area protetta situata a pochi chilometri a nord di Roma, nella zona di Formello. Il parco si estende su circa 15.000 ettari e rappresenta un'importante oasi naturalistica, caratterizzata da una grande varietà di flora e fauna. Il territorio del Parco di Veio è stato abitato sin dall'età preistorica, come testimoniano i numerosi resti archeologici presenti nell'area. Il parco è attraversato dal fiume Cremera, che forma una serie di piccole cascate e corsi d'acqua che ne arricchiscono la bellezza. All'interno del parco è possibile praticare numerose attività all'aria aperta, come trekking, mountain bike, birdwatching, equitazione e pic-nic. Il parco offre anche numerosi percorsi escursionistici, tra cui il Sentiero del Fiume, che segue il corso del fiume Cremera, e il Sentiero degli Etruschi, che attraversa le antiche vie degli Etruschi. Il Parco di Veio rappresenta una meta ideale per chi desidera trascorrere una giornata a contatto con la natura, lontano dal caos della città. Grazie alla sua posizione strategica, il parco è facilmente raggiungibile da Roma e dalle città limitrofe, e offre numerosi servizi per i visitatori, come aree pic-nic attrezzate, punti di ristoro e informazioni turistiche. In sintesi, il Parco di Veio rappresenta un'importante oasi naturalistica nel cuore dell'Italia, caratterizzata da una grande varietà di flora e fauna e da numerosi percorsi escursionistici. Il parco offre un'esperienza unica per gli amanti della natura e dell'escursionismo, ed è una meta ideale per chi desidera trascorrere una giornata di relax e svago all'aria aperta.
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Questa è la vita: Per un pezzo di pane
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Questa è la vita: Per un pezzo di pane
Il parco dove Tuta ( Myriam Bru) va a chiedere l'elemosina, rimediando un tozzo di pane da una brava signora (Pina Piovani) è nel Giardino del Quirinale in Via del Quirinale a Roma. Guarda il film su www.thefilmclub.it Sinossi:Il mitico Totò e i celebri Aldo Fabrizi e Walter Chiari, in una splendida commedia ad episodi diretti da geniali registi che hanno saputo sfruttare al meglio quattro capolavori della letteratura. Gli episodi tratti dalle novelle del Premio Nobel Luigi Pirandello sono: La Giara, Il Ventaglino, La Patente e Marsina Stretta.I protagonisti:Aldo Fabrizi è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano, nato a Roma il 1º novembre 1905 e morto nella stessa città il 2 aprile 1990. Considerato uno dei grandi interpreti della commedia all'italiana, è stato protagonista di numerosi film e spettacoli teatrali che hanno segnato la storia del cinema e dello spettacolo italiano. Aldo Fabrizi ha iniziato la sua carriera artistica negli anni '30 come attore di teatro, ma è stato soprattutto nel cinema che ha trovato il suo successo. Nel 1942 ha interpretato il ruolo che lo ha reso celebre in tutto il mondo, quello del sacerdote Don Camillo, nel film omonimo diretto da Julien Duvivier. Il personaggio è diventato così popolare che Fabrizi ha interpretato il ruolo in altri sei film della serie. Ma la carriera di Aldo Fabrizi non si è limitata solo al personaggio di Don Camillo. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Federico Fellini, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, interpretando ruoli comici e drammatici. Tra i suoi film più noti si possono citare "Roma città aperta", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano" e "Il vedovo". Ma Aldo Fabrizi non è stato solo un grande attore. Ha anche diretto numerosi film, tra cui "Viva il cinema!" e "Ciao, pais", e ha scritto le sceneggiature di molte delle sue opere. Inoltre, ha recitato anche in televisione, partecipando a numerosi programmi e spettacoli, e ha lavorato come doppiatore, prestando la sua voce a personaggi come Geppetto nel film "Pinocchio". La carriera di Aldo Fabrizi è stata ricca di successi e riconoscimenti. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Nastro d'argento e il David di Donatello, e nel 1984 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma. Ma il suo vero successo è stato quello di essere diventato un'icona della comicità italiana, un artista capace di far ridere e commuovere il pubblico con la sua capacità di interpretare la vita e la società italiana con ironia e sarcasmo. In sintesi, Aldo Fabrizi è stato uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento, un artista completo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e dello spettacolo. La sua abilità nell'interpretare personaggi comici e drammatici e la sua capacità di guardare alla vita con ironia e sarcasmo lo hanno reso una figura amatissima dal pubblico e ancora oggi ricordata con affetto da tutti gli appassionati di cinema e teatro.
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Questa è la vita: il ventaglio
03:35
Questa è la vita: il ventaglio
Il parco dove Tuta (Myriam Bru) compra il ventaglio apparentemente senza alcuna ragione logica, da un venditore ambulante , per poi prendere in considerazione l'idea di prostituirsi per vivere con un qualche agio, è quello di Villa Aldobrandini, situata in Via Mazzarino a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il mitico Totò e i celebri Aldo Fabrizi e Walter Chiari, in una splendida commedia ad episodi diretti da geniali registi che hanno saputo sfruttare al meglio quattro capolavori della letteratura. Gli episodi tratti dalle novelle del Premio Nobel Luigi Pirandello sono: La Giara, Il Ventaglino, La Patente e Marsina Stretta.I protagonisti:Aldo Fabrizi è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano, nato a Roma il 1º novembre 1905 e morto nella stessa città il 2 aprile 1990. Considerato uno dei grandi interpreti della commedia all'italiana, è stato protagonista di numerosi film e spettacoli teatrali che hanno segnato la storia del cinema e dello spettacolo italiano. Aldo Fabrizi ha iniziato la sua carriera artistica negli anni '30 come attore di teatro, ma è stato soprattutto nel cinema che ha trovato il suo successo. Nel 1942 ha interpretato il ruolo che lo ha reso celebre in tutto il mondo, quello del sacerdote Don Camillo, nel film omonimo diretto da Julien Duvivier. Il personaggio è diventato così popolare che Fabrizi ha interpretato il ruolo in altri sei film della serie. Ma la carriera di Aldo Fabrizi non si è limitata solo al personaggio di Don Camillo. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Federico Fellini, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, interpretando ruoli comici e drammatici. Tra i suoi film più noti si possono citare "Roma città aperta", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano" e "Il vedovo". Ma Aldo Fabrizi non è stato solo un grande attore. Ha anche diretto numerosi film, tra cui "Viva il cinema!" e "Ciao, pais", e ha scritto le sceneggiature di molte delle sue opere. Inoltre, ha recitato anche in televisione, partecipando a numerosi programmi e spettacoli, e ha lavorato come doppiatore, prestando la sua voce a personaggi come Geppetto nel film "Pinocchio". La carriera di Aldo Fabrizi è stata ricca di successi e riconoscimenti. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Nastro d'argento e il David di Donatello, e nel 1984 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma. Ma il suo vero successo è stato quello di essere diventato un'icona della comicità italiana, un artista capace di far ridere e commuovere il pubblico con la sua capacità di interpretare la vita e la società italiana con ironia e sarcasmo. In sintesi, Aldo Fabrizi è stato uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento, un artista completo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e dello spettacolo. La sua abilità nell'interpretare personaggi comici e drammatici e la sua capacità di guardare alla vita con ironia e sarcasmo lo hanno reso una figura amatissima dal pubblico e ancora oggi ricordata con affetto da tutti gli appassionati di cinema e teatro.
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Questa è la vita: lo jettatore
00:46
Questa è la vita: lo jettatore
Rosario Chiarchiaro (Totò) entra in paese dopo aver parlato col giudice perchè vuole la patente da jettatore e va a parlare con un venditore di fuochi artificiali (Nino Vingelli). Siamo a Nemi (Roma), in piazzadel Plebiscito. Guarda il film  completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il mitico Totò e i celebri Aldo Fabrizi e Walter Chiari, in una splendida commedia ad episodi diretti da geniali registi che hanno saputo sfruttare al meglio quattro capolavori della letteratura. Gli episodi tratti dalle novelle del Premio Nobel Luigi Pirandello sono: La Giara, Il Ventaglino, La Patente e Marsina Stretta.I protagonisti:Aldo Fabrizi è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano, nato a Roma il 1º novembre 1905 e morto nella stessa città il 2 aprile 1990. Considerato uno dei grandi interpreti della commedia all'italiana, è stato protagonista di numerosi film e spettacoli teatrali che hanno segnato la storia del cinema e dello spettacolo italiano. Aldo Fabrizi ha iniziato la sua carriera artistica negli anni '30 come attore di teatro, ma è stato soprattutto nel cinema che ha trovato il suo successo. Nel 1942 ha interpretato il ruolo che lo ha reso celebre in tutto il mondo, quello del sacerdote Don Camillo, nel film omonimo diretto da Julien Duvivier. Il personaggio è diventato così popolare che Fabrizi ha interpretato il ruolo in altri sei film della serie. Ma la carriera di Aldo Fabrizi non si è limitata solo al personaggio di Don Camillo. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Federico Fellini, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, interpretando ruoli comici e drammatici. Tra i suoi film più noti si possono citare "Roma città aperta", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano" e "Il vedovo". Ma Aldo Fabrizi non è stato solo un grande attore. Ha anche diretto numerosi film, tra cui "Viva il cinema!" e "Ciao, pais", e ha scritto le sceneggiature di molte delle sue opere. Inoltre, ha recitato anche in televisione, partecipando a numerosi programmi e spettacoli, e ha lavorato come doppiatore, prestando la sua voce a personaggi come Geppetto nel film "Pinocchio". La carriera di Aldo Fabrizi è stata ricca di successi e riconoscimenti. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Nastro d'argento e il David di Donatello, e nel 1984 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma. Ma il suo vero successo è stato quello di essere diventato un'icona della comicità italiana, un artista capace di far ridere e commuovere il pubblico con la sua capacità di interpretare la vita e la società italiana con ironia e sarcasmo. In sintesi, Aldo Fabrizi è stato uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento, un artista completo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e dello spettacolo. La sua abilità nell'interpretare personaggi comici e drammatici e la sua capacità di guardare alla vita con ironia e sarcasmo lo hanno reso una figura amatissima dal pubblico e ancora oggi ricordata con affetto da tutti gli appassionati di cinema e teatro.
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Questa è la vita: la salita
01:56
Questa è la vita: la salita
La chiesa dove si celebrerà il matrimonio tra Angela Reis (Lucia Bosè) e Andrea Migri (Walter Chiari) a fine episodio è la Chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo in Piazza di Sant'Onofrio a Roma. Il controcampo ci mostra invece la Salita del Grillo percorsa dal Professor Fabio Gori (Aldo Fabrizi) e l’amministratore (Lauro Gazzolo). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il mitico Totò e i celebri Aldo Fabrizi e Walter Chiari, in una splendida commedia ad episodi diretti da geniali registi che hanno saputo sfruttare al meglio quattro capolavori della letteratura. Gli episodi tratti dalle novelle del Premio Nobel Luigi Pirandello sono: La Giara, Il Ventaglino, La Patente e Marsina Stretta.I protagonisti:Aldo Fabrizi è stato un attore, regista, sceneggiatore e comico italiano, nato a Roma il 1º novembre 1905 e morto nella stessa città il 2 aprile 1990. Considerato uno dei grandi interpreti della commedia all'italiana, è stato protagonista di numerosi film e spettacoli teatrali che hanno segnato la storia del cinema e dello spettacolo italiano. Aldo Fabrizi ha iniziato la sua carriera artistica negli anni '30 come attore di teatro, ma è stato soprattutto nel cinema che ha trovato il suo successo. Nel 1942 ha interpretato il ruolo che lo ha reso celebre in tutto il mondo, quello del sacerdote Don Camillo, nel film omonimo diretto da Julien Duvivier. Il personaggio è diventato così popolare che Fabrizi ha interpretato il ruolo in altri sei film della serie. Ma la carriera di Aldo Fabrizi non si è limitata solo al personaggio di Don Camillo. Ha lavorato con alcuni dei più grandi registi italiani, come Federico Fellini, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, interpretando ruoli comici e drammatici. Tra i suoi film più noti si possono citare "Roma città aperta", "Ladri di biciclette", "Miracolo a Milano" e "Il vedovo". Ma Aldo Fabrizi non è stato solo un grande attore. Ha anche diretto numerosi film, tra cui "Viva il cinema!" e "Ciao, pais", e ha scritto le sceneggiature di molte delle sue opere. Inoltre, ha recitato anche in televisione, partecipando a numerosi programmi e spettacoli, e ha lavorato come doppiatore, prestando la sua voce a personaggi come Geppetto nel film "Pinocchio". La carriera di Aldo Fabrizi è stata ricca di successi e riconoscimenti. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Nastro d'argento e il David di Donatello, e nel 1984 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Roma. Ma il suo vero successo è stato quello di essere diventato un'icona della comicità italiana, un artista capace di far ridere e commuovere il pubblico con la sua capacità di interpretare la vita e la società italiana con ironia e sarcasmo. In sintesi, Aldo Fabrizi è stato uno dei grandi protagonisti della cultura italiana del Novecento, un artista completo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema e dello spettacolo. La sua abilità nell'interpretare personaggi comici e drammatici e la sua capacità di guardare alla vita con ironia e sarcasmo lo hanno reso una figura amatissima dal pubblico e ancora oggi ricordata con affetto da tutti gli appassionati di cinema e teatro.
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Racconti romani: Alvaro è uscito
00:30
Racconti romani: Alvaro è uscito
La trattoria dove lavora Mario (Maurizio Arena), dove la cassiera è la sua fidanzata nonché figlia del titolare, è in via del Banco di Santo Spirito a Roma. Sullo sfondo si vede anche Castel sant’Angelo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Vittorio De Sica: Il maestro dell'arte cinematografica italiana. Uno dei registi più acclamati e influenti nella storia del cinema italiano. Nato il 7 luglio 1901 a Sora, in Italia, De Sica ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema con i suoi film che affrontano temi sociali e umanitari in modo realistico e toccante. È stato un regista, attore e sceneggiatore eccezionale, che ha lasciato un'eredità duratura e un impatto significativo sulla cinematografia mondiale. De Sica ha iniziato la sua carriera come attore nel cinema muto, lavorando con registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha successivamente fatto il suo debutto come regista nel 1940 con il film "Rose scarlatte". Tuttavia, è stato con il neorealismo italiano degli anni '40 e '50 che De Sica ha raggiunto la fama internazionale e ha dimostrato il suo talento come maestro del cinema. Il neorealismo italiano è stato un movimento cinematografico che ha cercato di rappresentare la realtà sociale e economica del dopoguerra in Italia, evidenziando le condizioni di vita difficili e le ingiustizie sociali. De Sica è stato uno dei principali protagonisti di questo movimento, e i suoi film più famosi sono diventati emblemi del neorealismo. Tra i suoi lavori più noti c'è "Ladri di biciclette" (1948), considerato da molti uno dei migliori film di tutti i tempi. Il film segue la storia di un disoccupato che perde la sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro, e insieme a suo figlio si imbarca in una disperata ricerca. Il film affronta temi come la povertà, la disoccupazione e la disillusione, ed è un esempio straordinario del realismo e dell'empatia che De Sica era in grado di creare sullo schermo. Altri film importanti di De Sica includono "Miracolo a Milano" (1951), una fiaba surreale che esplora le disparità sociali e il potere dell'immaginazione, e "Umberto D." (1952), che narra la storia di un anziano pensionato alle prese con la solitudine e la disperazione. Entrambi i film sono caratterizzati da performance realistiche e da una profonda compassione per i personaggi. De Sica ha anche collaborato con il grande sceneggiatore Cesare Zavattini, creando film che indagano sulle complesse dinamiche umane. La loro partnership ha prodotto capolavori come "Sciuscià" (1946), che esamina la vita di due ragazzi di strada a Napoli, e "Il giardino dei Finzi-Contini" (1970), una storia commovente ambientata durante l'era del fascismo in Italia.
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Racconti romani: la mamma
01:08
Racconti romani: la mamma
Alvaro è appena uscito dal carcere e va a trovare la madre che lavora in una tintoria in Via Di Parione 42 a Roma. Sullo sfondo della strada possiamo intravedere il Chiostro del Bramante. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Vittorio De Sica: Il maestro dell'arte cinematografica italiana. Uno dei registi più acclamati e influenti nella storia del cinema italiano. Nato il 7 luglio 1901 a Sora, in Italia, De Sica ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema con i suoi film che affrontano temi sociali e umanitari in modo realistico e toccante. È stato un regista, attore e sceneggiatore eccezionale, che ha lasciato un'eredità duratura e un impatto significativo sulla cinematografia mondiale. De Sica ha iniziato la sua carriera come attore nel cinema muto, lavorando con registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha successivamente fatto il suo debutto come regista nel 1940 con il film "Rose scarlatte". Tuttavia, è stato con il neorealismo italiano degli anni '40 e '50 che De Sica ha raggiunto la fama internazionale e ha dimostrato il suo talento come maestro del cinema. Il neorealismo italiano è stato un movimento cinematografico che ha cercato di rappresentare la realtà sociale e economica del dopoguerra in Italia, evidenziando le condizioni di vita difficili e le ingiustizie sociali. De Sica è stato uno dei principali protagonisti di questo movimento, e i suoi film più famosi sono diventati emblemi del neorealismo. Tra i suoi lavori più noti c'è "Ladri di biciclette" (1948), considerato da molti uno dei migliori film di tutti i tempi. Il film segue la storia di un disoccupato che perde la sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro, e insieme a suo figlio si imbarca in una disperata ricerca. Il film affronta temi come la povertà, la disoccupazione e la disillusione, ed è un esempio straordinario del realismo e dell'empatia che De Sica era in grado di creare sullo schermo. Altri film importanti di De Sica includono "Miracolo a Milano" (1951), una fiaba surreale che esplora le disparità sociali e il potere dell'immaginazione, e "Umberto D." (1952), che narra la storia di un anziano pensionato alle prese con la solitudine e la disperazione. Entrambi i film sono caratterizzati da performance realistiche e da una profonda compassione per i personaggi. De Sica ha anche collaborato con il grande sceneggiatore Cesare Zavattini, creando film che indagano sulle complesse dinamiche umane. La loro partnership ha prodotto capolavori come "Sciuscià" (1946), che esamina la vita di due ragazzi di strada a Napoli, e "Il giardino dei Finzi-Contini" (1970), una storia commovente ambientata durante l'era del fascismo in Italia.
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Racconti romani: rincontrarsi
01:01
Racconti romani: rincontrarsi
Alvaro, dopo essere uscito dal carcere, incontra Maria sul Ponte Palatino che dà le spalle all’Isola Tiberina. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Vittorio De Sica: Il maestro dell'arte cinematografica italiana. Uno dei registi più acclamati e influenti nella storia del cinema italiano. Nato il 7 luglio 1901 a Sora, in Italia, De Sica ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema con i suoi film che affrontano temi sociali e umanitari in modo realistico e toccante. È stato un regista, attore e sceneggiatore eccezionale, che ha lasciato un'eredità duratura e un impatto significativo sulla cinematografia mondiale. De Sica ha iniziato la sua carriera come attore nel cinema muto, lavorando con registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha successivamente fatto il suo debutto come regista nel 1940 con il film "Rose scarlatte". Tuttavia, è stato con il neorealismo italiano degli anni '40 e '50 che De Sica ha raggiunto la fama internazionale e ha dimostrato il suo talento come maestro del cinema. Il neorealismo italiano è stato un movimento cinematografico che ha cercato di rappresentare la realtà sociale e economica del dopoguerra in Italia, evidenziando le condizioni di vita difficili e le ingiustizie sociali. De Sica è stato uno dei principali protagonisti di questo movimento, e i suoi film più famosi sono diventati emblemi del neorealismo. Tra i suoi lavori più noti c'è "Ladri di biciclette" (1948), considerato da molti uno dei migliori film di tutti i tempi. Il film segue la storia di un disoccupato che perde la sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro, e insieme a suo figlio si imbarca in una disperata ricerca. Il film affronta temi come la povertà, la disoccupazione e la disillusione, ed è un esempio straordinario del realismo e dell'empatia che De Sica era in grado di creare sullo schermo. Altri film importanti di De Sica includono "Miracolo a Milano" (1951), una fiaba surreale che esplora le disparità sociali e il potere dell'immaginazione, e "Umberto D." (1952), che narra la storia di un anziano pensionato alle prese con la solitudine e la disperazione. Entrambi i film sono caratterizzati da performance realistiche e da una profonda compassione per i personaggi. De Sica ha anche collaborato con il grande sceneggiatore Cesare Zavattini, creando film che indagano sulle complesse dinamiche umane. La loro partnership ha prodotto capolavori come "Sciuscià" (1946), che esamina la vita di due ragazzi di strada a Napoli, e "Il giardino dei Finzi-Contini" (1970), una storia commovente ambientata durante l'era del fascismo in Italia.
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Racconti romani:  Giro in macchina
02:38
Racconti romani: Giro in macchina
Alvaro (Franco Fabrizi) ed i suoi amici fanno un giro in macchina e vediamo in successione Via dei Fori Romani che dà le spalle al Colosseo, poi Via del Tulliano dove a destra vediamo il Carcere Mamertino mentre sullo sfondo L’arco di Settimio Severo , poi la Chiesa dellaConsolazione in Piazza della Consolazione ed infine Piazza Navona. Sinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Vittorio De Sica: Il maestro dell'arte cinematografica italiana. Uno dei registi più acclamati e influenti nella storia del cinema italiano. Nato il 7 luglio 1901 a Sora, in Italia, De Sica ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema con i suoi film che affrontano temi sociali e umanitari in modo realistico e toccante. È stato un regista, attore e sceneggiatore eccezionale, che ha lasciato un'eredità duratura e un impatto significativo sulla cinematografia mondiale. De Sica ha iniziato la sua carriera come attore nel cinema muto, lavorando con registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha successivamente fatto il suo debutto come regista nel 1940 con il film "Rose scarlatte". Tuttavia, è stato con il neorealismo italiano degli anni '40 e '50 che De Sica ha raggiunto la fama internazionale e ha dimostrato il suo talento come maestro del cinema. Il neorealismo italiano è stato un movimento cinematografico che ha cercato di rappresentare la realtà sociale e economica del dopoguerra in Italia, evidenziando le condizioni di vita difficili e le ingiustizie sociali. De Sica è stato uno dei principali protagonisti di questo movimento, e i suoi film più famosi sono diventati emblemi del neorealismo. Tra i suoi lavori più noti c'è "Ladri di biciclette" (1948), considerato da molti uno dei migliori film di tutti i tempi. Il film segue la storia di un disoccupato che perde la sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro, e insieme a suo figlio si imbarca in una disperata ricerca. Il film affronta temi come la povertà, la disoccupazione e la disillusione, ed è un esempio straordinario del realismo e dell'empatia che De Sica era in grado di creare sullo schermo. Altri film importanti di De Sica includono "Miracolo a Milano" (1951), una fiaba surreale che esplora le disparità sociali e il potere dell'immaginazione, e "Umberto D." (1952), che narra la storia di un anziano pensionato alle prese con la solitudine e la disperazione. Entrambi i film sono caratterizzati da performance realistiche e da una profonda compassione per i personaggi. De Sica ha anche collaborato con il grande sceneggiatore Cesare Zavattini, creando film che indagano sulle complesse dinamiche umane. La loro partnership ha prodotto capolavori come "Sciuscià" (1946), che esamina la vita di due ragazzi di strada a Napoli, e "Il giardino dei Finzi-Contini" (1970), una storia commovente ambientata durante l'era del fascismo in Italia.
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Racconti romani: il prestito
02:12
Racconti romani: il prestito
La stradina dove Otello (Antonio Cifariello) chiede un prestito di 25.000 lire alla sua fidanzata Marcella (Giovanna Ralli) per un nuovo progetto di lavoro (visto il rifiuto della donna il dialogo terminerà tra ingiurie e offese) è via del Velabro a Roma. Sulla destra del l'Arco di Giano e sullo sfondo la chiesa San Giorgio al Velabro. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Giovanna Ralli è una delle attrici più amate e rispettate del cinema italiano. Nata il 2 gennaio 1935 a Roma, Ralli ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '50 ed è diventata un volto iconico sul grande schermo. La sua straordinaria bellezza, il talento recitativo e la versatilità le hanno permesso di interpretare una vasta gamma di ruoli, dimostrando sempre una notevole presenza scenica e una capacità di coinvolgimento emotivo. Ralli ha lavorato con alcuni dei registi più importanti del cinema italiano, tra cui Federico Fellini, Vittorio De Sica e Luigi Comencini. Ha dimostrato la sua abilità nel passare con agilità da ruoli drammatici a quelli comici, dimostrando una notevole profondità e una grande capacità di adattamento. Uno dei suoi ruoli più noti è stato quello nel film "Il sorpasso" del 1962, diretto da Dino Risi. In questo film, Ralli interpreta la giovane e affascinante ragazza che si unisce a due uomini in un viaggio in macchina attraverso l'Italia. La sua performance è stata elogiata per la sua energia e la sua capacità di rappresentare la vivacità e l'incanto della gioventù. Ralli ha anche ottenuto grande successo nel genere della commedia, partecipando a film come "Pane, amore e fantasia" (1953) e "La vita agra" (1964). Il suo talento nel recitare le battute comiche con un perfetto tempismo e la sua abilità nel portare personaggi leggeri e divertenti le hanno garantito un posto speciale nel cuore del pubblico italiano. Ma Ralli non si è limitata solo al cinema. Ha anche avuto una notevole carriera in televisione, partecipando a numerose serie e programmi di successo. La sua eleganza e la sua presenza magnetica hanno reso ogni sua apparizione un momento indimenticabile. Oltre al suo talento di attrice, Ralli è anche un'icona di stile. Il suo gusto impeccabile per la moda e la sua eleganza naturale l'hanno resa una figura ammirata nel mondo della moda italiana. Ha incarnato l'essenza della bellezza classica e la sua immagine è rimasta senza tempo nel corso degli anni. La carriera di Giovanna Ralli si è estesa per oltre sei decenni, e la sua influenza sul cinema italiano e sulla cultura popolare è ancora evidente oggi. La sua versatilità, la sua grinta e il suo carisma hanno fatto di lei un'attrice straordinaria e una figura amata dal pubblico. Giovanna Ralli è un'icona del cinema italiano, una donna che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia cinematografica del paese.
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Racconti romani: un'opera buona
00:51
Racconti romani: un'opera buona
Mario (Maurizio Arena) e Annita (Maria Pia Casilio) camminano sulla Scalinata di Piazza di Spagna e Mario lascia una donazione per i più bisognosi. Alle loro spalle possiamo vedere la Chiesa della Trinità dei Monti. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Giovanna Ralli è una delle attrici più amate e rispettate del cinema italiano. Nata il 2 gennaio 1935 a Roma, Ralli ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '50 ed è diventata un volto iconico sul grande schermo. La sua straordinaria bellezza, il talento recitativo e la versatilità le hanno permesso di interpretare una vasta gamma di ruoli, dimostrando sempre una notevole presenza scenica e una capacità di coinvolgimento emotivo. Ralli ha lavorato con alcuni dei registi più importanti del cinema italiano, tra cui Federico Fellini, Vittorio De Sica e Luigi Comencini. Ha dimostrato la sua abilità nel passare con agilità da ruoli drammatici a quelli comici, dimostrando una notevole profondità e una grande capacità di adattamento. Uno dei suoi ruoli più noti è stato quello nel film "Il sorpasso" del 1962, diretto da Dino Risi. In questo film, Ralli interpreta la giovane e affascinante ragazza che si unisce a due uomini in un viaggio in macchina attraverso l'Italia. La sua performance è stata elogiata per la sua energia e la sua capacità di rappresentare la vivacità e l'incanto della gioventù. Ralli ha anche ottenuto grande successo nel genere della commedia, partecipando a film come "Pane, amore e fantasia" (1953) e "La vita agra" (1964). Il suo talento nel recitare le battute comiche con un perfetto tempismo e la sua abilità nel portare personaggi leggeri e divertenti le hanno garantito un posto speciale nel cuore del pubblico italiano. Ma Ralli non si è limitata solo al cinema. Ha anche avuto una notevole carriera in televisione, partecipando a numerose serie e programmi di successo. La sua eleganza e la sua presenza magnetica hanno reso ogni sua apparizione un momento indimenticabile. Oltre al suo talento di attrice, Ralli è anche un'icona di stile. Il suo gusto impeccabile per la moda e la sua eleganza naturale l'hanno resa una figura ammirata nel mondo della moda italiana. Ha incarnato l'essenza della bellezza classica e la sua immagine è rimasta senza tempo nel corso degli anni. La carriera di Giovanna Ralli si è estesa per oltre sei decenni, e la sua influenza sul cinema italiano e sulla cultura popolare è ancora evidente oggi. La sua versatilità, la sua grinta e il suo carisma hanno fatto di lei un'attrice straordinaria e una figura amata dal pubblico. Giovanna Ralli è un'icona del cinema italiano, una donna che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia cinematografia del paese.
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Racconti romani: vigilanza
01:31
Racconti romani: vigilanza
Villa Borghese, Orologio. Alvaro (Franco Fabrizi) e i suoi amici provano a spacciarsi per guardie cercando di beccare qualche adultero da ricattare. Siamo a Villa Borghese sotto l’Orologio ad acqua.  Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Giovanna Ralli è una delle attrici più amate e rispettate del cinema italiano. Nata il 2 gennaio 1935 a Roma, Ralli ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '50 ed è diventata un volto iconico sul grande schermo. La sua straordinaria bellezza, il talento recitativo e la versatilità le hanno permesso di interpretare una vasta gamma di ruoli, dimostrando sempre una notevole presenza scenica e una capacità di coinvolgimento emotivo. Ralli ha lavorato con alcuni dei registi più importanti del cinema italiano, tra cui Federico Fellini, Vittorio De Sica e Luigi Comencini. Ha dimostrato la sua abilità nel passare con agilità da ruoli drammatici a quelli comici, dimostrando una notevole profondità e una grande capacità di adattamento. Uno dei suoi ruoli più noti è stato quello nel film "Il sorpasso" del 1962, diretto da Dino Risi. In questo film, Ralli interpreta la giovane e affascinante ragazza che si unisce a due uomini in un viaggio in macchina attraverso l'Italia. La sua performance è stata elogiata per la sua energia e la sua capacità di rappresentare la vivacità e l'incanto della gioventù. Ralli ha anche ottenuto grande successo nel genere della commedia, partecipando a film come "Pane, amore e fantasia" (1953) e "La vita agra" (1964). Il suo talento nel recitare le battute comiche con un perfetto tempismo e la sua abilità nel portare personaggi leggeri e divertenti le hanno garantito un posto speciale nel cuore del pubblico italiano. Ma Ralli non si è limitata solo al cinema. Ha anche avuto una notevole carriera in televisione, partecipando a numerose serie e programmi di successo. La sua eleganza e la sua presenza magnetica hanno reso ogni sua apparizione un momento indimenticabile. Oltre al suo talento di attrice, Ralli è anche un'icona di stile. Il suo gusto impeccabile per la moda e la sua eleganza naturale l'hanno resa una figura ammirata nel mondo della moda italiana. Ha incarnato l'essenza della bellezza classica e la sua immagine è rimasta senza tempo nel corso degli anni. La carriera di Giovanna Ralli si è estesa per oltre sei decenni, e la sua influenza sul cinema italiano e sulla cultura popolare è ancora evidente oggi. La sua versatilità, la sua grinta e il suo carisma hanno fatto di lei un'attrice straordinaria e una figura amata dal pubblico. Giovanna Ralli è un'icona del cinema italiano, una donna che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia cinematografica del paese.
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Racconti romani: lavoro onesto
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Racconti romani: lavoro onesto
?Maria (Silvana Pampanini) va a trovare Alvaro (Franco Fabrizi) all’officina dove troverà un lavoro onesto è in Piazzale Ostiense a Roma.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.I protagonisti:Giovanna Ralli è una delle attrici più amate e rispettate del cinema italiano. Nata il 2 gennaio 1935 a Roma, Ralli ha iniziato la sua carriera cinematografica negli anni '50 ed è diventata un volto iconico sul grande schermo. La sua straordinaria bellezza, il talento recitativo e la versatilità le hanno permesso di interpretare una vasta gamma di ruoli, dimostrando sempre una notevole presenza scenica e una capacità di coinvolgimento emotivo. Ralli ha lavorato con alcuni dei registi più importanti del cinema italiano, tra cui Federico Fellini, Vittorio De Sica e Luigi Comencini. Ha dimostrato la sua abilità nel passare con agilità da ruoli drammatici a quelli comici, dimostrando una notevole profondità e una grande capacità di adattamento. Uno dei suoi ruoli più noti è stato quello nel film "Il sorpasso" del 1962, diretto da Dino Risi. In questo film, Ralli interpreta la giovane e affascinante ragazza che si unisce a due uomini in un viaggio in macchina attraverso l'Italia. La sua performance è stata elogiata per la sua energia e la sua capacità di rappresentare la vivacità e l'incanto della gioventù. Ralli ha anche ottenuto grande successo nel genere della commedia, partecipando a film come "Pane, amore e fantasia" (1953) e "La vita agra" (1964). Il suo talento nel recitare le battute comiche con un perfetto tempismo e la sua abilità nel portare personaggi leggeri e divertenti le hanno garantito un posto speciale nel cuore del pubblico italiano. Ma Ralli non si è limitata solo al cinema. Ha anche avuto una notevole carriera in televisione, partecipando a numerose serie e programmi di successo. La sua eleganza e la sua presenza magnetica hanno reso ogni sua apparizione un momento indimenticabile. Oltre al suo talento di attrice, Ralli è anche un'icona di stile. Il suo gusto impeccabile per la moda e la sua eleganza naturale l'hanno resa una figura ammirata nel mondo della moda italiana. Ha incarnato l'essenza della bellezza classica e la sua immagine è rimasta senza tempo nel corso degli anni. La carriera di Giovanna Ralli si è estesa per oltre sei decenni, e la sua influenza sul cinema italiano e sulla cultura popolare è ancora evidente oggi. La sua versatilità, la sua grinta e il suo carisma hanno fatto di lei un'attrice straordinaria e una figura amata dal pubblico. Giovanna Ralli è un'icona del cinema italiano, una donna che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia cinematografica del paese.
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Rimase uno solo e fu la morte per tutti: l'assalto
02:26
Rimase uno solo e fu la morte per tutti: l'assalto
L'altopiano sul quale la diligenza scortata dallo sceriffo Dakota (Kendall) è assalita dai banditi è il Pianoro di Camposecco (Camerata Nuova, RM).Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi breve:Il capo di una banda di rapinatori riesce a far incriminare e a far chiudere in prigione lo sceriffo Dakota, accusandolo di un assalto a una diligenza. Protagonisti:Tony Kendall, pseudonimo di Luciano Stella, è stato un attore italiano conosciuto per la sua presenza magnetica e il suo talento poliedrico. Nato il 13 agosto 1936 a Roma, Kendall ha lasciato un'impronta indelebile nel cinema italiano, specializzandosi principalmente nel genere del cinema di genere, in particolare nei film di spionaggio e nei western all'italiana. Kendall ha iniziato la sua carriera negli anni '60, guadagnando fama per la sua interpretazione dell'agente segreto spagnolo "Dick Malloy" nella serie di film "Kiss Kiss...Bang Bang". La sua performance affascinante e avventurosa gli ha conferito un seguito di fan fedeli, che hanno apprezzato la sua presenza carismatica sullo schermo. Kendall ha dimostrato una notevole abilità nel combattimento e nelle scene d'azione, contribuendo a creare personaggi indimenticabili e coinvolgenti. Il successo di Kendall nel genere dello spionaggio non si è limitato alla serie "Kiss Kiss...Bang Bang". Ha anche interpretato il ruolo di "Kommissar X", un agente segreto internazionale, in diversi film della serie. La sua abilità nell'interpretare personaggi audaci, avventurosi e affascinanti gli ha permesso di diventare un'icona del cinema di genere italiano. Oltre ai film di spionaggio, Kendall ha anche lasciato il segno nel genere western all'italiana, noto come spaghetti western. Ha interpretato ruoli memorabili in film come "I lunghi giorni dell'odio" (1968) e "Requiescant" (1967), dimostrando la sua versatilità come attore. Con il suo volto espressivo e la sua capacità di trasmettere emozioni forti, Kendall ha contribuito a rendere questi film indimenticabili e apprezzati dai fan del genere.
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Terror! Il castello delle donne maledette: Ritorno a casa
01:44
Terror! Il castello delle donne maledette: Ritorno a casa
Il cortile e l'ingresso del castello dov'è ambientato il film non sono il Castello di Rota, come da lontano, ma Palazzo Patrizi a Castel Giuliano, frazione di Bracciano (Roma). Maria arriva a casa sua con l’amica Krista Lauder ed Eric. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Il conte Frankenstein vive in un oscuro castello e si dedica ad allucinanti esperimenti sugli esseri umani. Tra donne scimmia, nani, gobbi, uomini primitivi, pozze sulfuree e umide caverne si dipana uno dei più deliranti monster-movie d'Italia e forse del mondo. Un cult del suo genere.
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Totò e le mokò: Mazurka
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Totò e le mokò: Mazurka
La piazza di Napoli dove Antonio Lumaconi (Totò) suona la mazurka all’inizio del film non è affatto a Napoli ma in Piazza dellaColonnetta a Isola Farnese (RM) sulla Cassia vicino all'antica città etrusca di Veio. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Una serie di fraintendimenti porta Totò, direttore d'orchestra, a recarsi in Algeria, in cerca di fortuna. In realtà si trova a essere il capo di una banda di fuorilegge.Sul regista:L'arte fotografica ha visto numerosi innovatori e pionieri nel corso della sua storia, e tra questi spicca il nome di Carlo Ludovico Bragaglia. Nato il 4 settembre 1894 a Frosinone, Italia, Bragaglia è stato un fotografo visionario, regista e teorico dell'arte. La sua influenza nel campo dell'arte fotografica italiana è stata profonda, contribuendo alla fondazione del movimento futurista fotografico e sperimentando con tecniche innovative. Questo articolo esplorerà la vita e il lavoro di Carlo Ludovico Bragaglia, evidenziando il suo contributo all'evoluzione dell'arte fotografica nel XX secolo. Fin da giovane, Bragaglia dimostrò un interesse precoce per la fotografia. Crescendo in una famiglia di artisti, era circondato da una fervente creatività. Suo padre, Francesco, era un celebre scenografo teatrale, mentre suo fratello Anton Giulio Bragaglia divenne un noto regista teatrale e cinematografico. Questo ambiente artistico stimolante contribuì a forgiare la passione di Carlo Ludovico per l'arte e lo spettacolo. Durante gli anni '20, Carlo Ludovico Bragaglia si unì al movimento futurista, un movimento artistico che abbracciava la modernità, la velocità e l'energia del nuovo secolo. La sua adesione al futurismo influenzò profondamente il suo approccio alla fotografia, spingendolo a sperimentare con nuove tecniche e concetti innovativi. Bragaglia credeva che la fotografia dovesse catturare non solo l'aspetto esteriore del soggetto, ma anche il suo movimento e la sua dinamicità intrinseca. Carlo Ludovico Bragaglia è noto per aver sviluppato la teoria dell'"immagine dinamica". Secondo Bragaglia, l'obiettivo principale della fotografia doveva essere quello di catturare l'essenza stessa del soggetto, andando oltre l'immagine statica. Egli sosteneva che attraverso l'utilizzo di tecniche come la sovrapposizione di immagini e la ripetizione di linee e forme, si potesse rendere visibile il movimento e l'energia che caratterizzano ogni oggetto o persona. Per mettere in pratica la sua teoria dell'immagine dinamica, Bragaglia sviluppò un processo fotografico chiamato "fotodinamica". Questa tecnica consisteva nell'immortalare un soggetto in movimento attraverso una serie di fotografie scattate in rapida successione.
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Totò e le mokò: l'orchestra
01:24
Totò e le mokò: l'orchestra
Il Grand Hotel di Algeri dove Antonio Lumaconi (Totò) si presenta con la sua nuova banda ereditata da Pepè Le Mokò e dove scoprirà che questa non è una banda musicale bensì un gruppo di delinquenti è l’ex casinò Paradiso del Mare di Anzio (Roma)Sinossi:Una serie di fraintendimenti porta Totò, direttore d'orchestra, a recarsi in Algeria, in cerca di fortuna. In realtà si trova a essere il capo di una banda di fuorilegge.Sul regista:L'arte fotografica ha visto numerosi innovatori e pionieri nel corso della sua storia, e tra questi spicca il nome di Carlo Ludovico Bragaglia. Nato il 4 settembre 1894 a Frosinone, Italia, Bragaglia è stato un fotografo visionario, regista e teorico dell'arte. La sua influenza nel campo dell'arte fotografica italiana è stata profonda, contribuendo alla fondazione del movimento futurista fotografico e sperimentando con tecniche innovative. Questo articolo esplorerà la vita e il lavoro di Carlo Ludovico Bragaglia, evidenziando il suo contributo all'evoluzione dell'arte fotografica nel XX secolo. Fin da giovane, Bragaglia dimostrò un interesse precoce per la fotografia. Crescendo in una famiglia di artisti, era circondato da una fervente creatività. Suo padre, Francesco, era un celebre scenografo teatrale, mentre suo fratello Anton Giulio Bragaglia divenne un noto regista teatrale e cinematografico. Questo ambiente artistico stimolante contribuì a forgiare la passione di Carlo Ludovico per l'arte e lo spettacolo.Durante gli anni '20, Carlo Ludovico Bragaglia si unì al movimento futurista, un movimento artistico che abbracciava la modernità, la velocità e l'energia del nuovo secolo. La sua adesione al futurismo influenzò profondamente il suo approccio alla fotografia, spingendolo a sperimentare con nuove tecniche e concetti innovativi. Bragaglia credeva che la fotografia dovesse catturare non solo l'aspetto esteriore del soggetto, ma anche il suo movimento e la sua dinamicità intrinseca.Carlo Ludovico Bragaglia è noto per aver sviluppato la teoria dell'"immagine dinamica". Secondo Bragaglia, l'obiettivo principale della fotografia doveva essere quello di catturare l'essenza stessa del soggetto, andando oltre l'immagine statica. Egli sosteneva che attraverso l'utilizzo di tecniche come la sovrapposizione di immagini e la ripetizione di linee e forme, si potesse rendere visibile il movimento e l'energia che caratterizzano ogni oggetto o persona. Per mettere in pratica la sua teoria dell'immagine dinamica, Bragaglia sviluppò un processo fotografico chiamato "fotodinamica". Questa tecnica consisteva nell'immortalare un soggetto in movimento attraverso una serie di fotografie scattate in rapida successione.
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I Lunghi capelli della morte: richiesta di grazia
01:43
I Lunghi capelli della morte: richiesta di grazia
In questa scena, all’inizio del film, vediamo Helen, figlia di Adele la donna accusata di stregoneria, intrufolarsi nel castello per chiedere udienza al conte e implorare la grazia per la madre. La scena è stata girata, come gran parte del film, all’interno del magico Castello Massimo di Arsoli, vicino Roma. Il Castello Massimo, una imponente struttura medievale magnificamente conservata, sovrasta il piccolo borgo e costituisce la sua attrazione principale. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:1499. Accusata di stregoneria e di aver ucciso il conte Franz, Adele Karnestein viene condannata e bruciata sul rogo. Ma prima di morire lancia una maledizione su coloro che l'accusarono ingiustamente. La figlia Lizabeth, ora cresciuta, è costretta a sposare il conte Kurt, malvagio autore dell'assassinio. Le maledizioni proferite dalla sventurata madre s'avverano, portando un clima di terrore.Approfondimento:Il film è un horror gotico, ambientato in un'epoca medievale, che segue la storia di Helen Karnstein (Barbara Steele), una giovane donna accusata di stregoneria e condannata a morte. Dopo la sua esecuzione, la sua maledizione si abbatte sulla sua famiglia, causando una serie di omicidi e tragedie. "I lunghi capelli della morte" è stato un grande successo al botteghino in Italia e ha consolidato la reputazione di Antonio Margheriti come uno dei registi più abili del cinema horror italiano degli anni '60. Il film è stato particolarmente apprezzato per la sua atmosfera gotica e per le interpretazioni di Barbara Steele, che in questo film ha ottenuto uno dei suoi ruoli più famosi. "I lunghi capelli della morte" è diventato un film di culto nel corso degli anni e ha influenzato numerosi registi e sceneggiatori nel campo dell'horror e del cinema fantastico. Il film è ancora oggi considerato uno dei migliori esempi del cinema horror italiano degli anni '60.
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I Lunghi capelli della morte: la fuga
01:59
I Lunghi capelli della morte: la fuga
Dopo la morte della madre, Helen tenta di fuggire dal borgo, viene tuttavia raggiunta dal conte che la aggredisce scaraventandola giù da un dirupo. La scena è stata girata sempre nella zona adiacente al Castello Massimo, inquadrato prima al suo interno e in seguito dall’esterno. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:1499.  Accusata di stregoneria e di aver ucciso il conte Franz, Adele Karnestein viene condannata e bruciata sul rogo. Ma prima di morire lancia una maledizione su coloro che l'accusarono ingiustamente. La figlia Lizabeth, ora cresciuta, è costretta a sposare il conte Kurt, malvagio autore dell'assassinio. Le maledizioni proferite dalla sventurata madre s'avverano, portando un clima di terrore.Sul film:"I lunghi capelli della morte" è un film italiano del 1964, diretto da Antonio Margheriti e interpretato da Barbara Steele, George Ardisson e Halina Zalewska. Il film è un horror gotico, ambientato in un'epoca medievale, che segue la storia di Helen Karnstein (Barbara Steele), una giovane donna accusata di stregoneria e condannata a morte. Dopo la sua esecuzione, la sua maledizione si abbatte sulla sua famiglia, causando una serie di omicidi e tragedie. "I lunghi capelli della morte" è stato un grande successo al botteghino in Italia e ha consolidato la reputazione di Antonio Margheriti come uno dei registi più abili del cinema horror italiano degli anni '60. Il film è stato particolarmente apprezzato per la sua atmosfera gotica e per le interpretazioni di Barbara Steele, che in questo film ha ottenuto uno dei suoi ruoli più famosi.
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I Lunghi capelli della morte: Lisabeth
01:58
I Lunghi capelli della morte: Lisabeth
La serva Grumalda confida alla piccola Lisabeth di aver raccolto le ceneri di sua madre e le indica la tomba sulla quale potrà piangerla. La scena si svolge interamente all’interno dei giardini del Castello Massimo di Arsoli, che viene inquadrato in tutto il suo splendore. Il castello è magnificamente conservato, anche al suo interno, ed ha ospitato numerosi set. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:1499. Accusata di stregoneria e di aver ucciso il conte Franz, Adele Karnestein viene condannata e bruciata sul rogo. Ma prima di morire lancia una maledizione su coloro che l'accusarono ingiustamente. La figlia Lizabeth, ora cresciuta, è costretta a sposare il conte Kurt, malvagio autore dell'assassinio. Le maledizioni proferite dalla sventurata madre s'avverano, portando un clima di terrore.La location:Il Castello Massimo di Arsoli è un'antica fortificazione situata nel comune di Arsoli, nella provincia di Roma, nel Lazio. La sua costruzione risale al XII secolo ed è stata ampliata nel corso dei secoli successivi. Il castello è stato una residenza di molte famiglie nobiliari, tra cui i Massimo, i Colonna e i Borghese. Durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale, il castello fu utilizzato come quartier generale dei tedeschi, ma successivamente fu abbandonato e cadde in rovina. Negli ultimi anni, il Castello Massimo di Arsoli è stato restaurato e riportato al suo antico splendore. Oggi è aperto al pubblico ed è utilizzato come sede di mostre, concerti e altri eventi culturali. Il Castello Massimo di Arsoli è un esempio di architettura medievale e rappresenta una testimonianza storica della presenza delle famiglie nobiliari nel territorio del Lazio. La sua posizione panoramica offre una vista spettacolare sui paesaggi circostanti e lo rende una meta turistica popolare per gli amanti della storia e dell'architettura.
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I padroni della città:  perdere al gioco
01:06
I padroni della città: perdere al gioco
La bisca, quartier generale di Luigi Cerchio (Edmund Purdom), dove lo Sfregiato (Jack Palance) perde i soldi e pagherà con un assegno falso, si trova in cima alla scalinata di via di San Simone a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Tony è al servizio di un piccolo boss romano per il quale si occupa di recuperare i crediti. Fatta la conoscenza di Ric, decide di spalleggiarlo per fregare insieme un malavitoso americano, detto Lo sfregiato, che monopolizza tutte le attività illecite della città. In realtà, Ric è mosso da ragioni personali, pertanto la guerra sarà senza esclusione di colpi.Il film:"I padroni della città" è un film italiano del 1976, diretto da Fernando Di Leo e interpretato da Jack Palance, Al Cliver e Harry Baer. Il film appartiene al genere poliziesco, ed è ambientato a Napoli. La trama segue la storia di un gruppo di gangster americani che decidono di stabilirsi a Napoli e di iniziare a gestire un impero criminale nella città italiana. Il loro piano è però minacciato dalla presenza di una banda locale che controlla già il territorio, e da un poliziotto corrotto che ha stretto un patto con i gangster americani. I padroni della città è considerato uno dei migliori esempi del cinema poliziesco italiano degli anni '70. Il film è stato molto apprezzato per la sua violenza esplicita, la sua atmosfera cupa e la sua rappresentazione realistica del mondo criminale. La regia di Fernando Di Leo è stata particolarmente lodata per la sua abilità nel creare tensione e suspense, e per la sua capacità di mostrare la realtà sociale e politica dell'Italia dell'epoca. "I padroni della città" è diventato un film di culto nel corso degli anni, ed è stato influente per molti registi e sceneggiatori nel campo del cinema poliziesco e dell'azione. Il film ha anche avuto un remake nel 2014, diretto da Egidio Eronico e intitolato "Napoli violenta".
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I padroni della città: fuga per le vie di Roma
03:12
I padroni della città: fuga per le vie di Roma
Le scene in cui Tony fugge per le vie di Roma, mentre gli uomini dello sfregiato lo inseguono, sono state girate nel quartiere Prati di Roma, tra piazza Cavour, Piazza Cola di Rienzo e Via Ennio Quirino Visconti, in questa via in particolare, all’incrocio con via Lucrezio Caro, è stata girata la scena in cui è presente il vigile. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Tony è al servizio di un piccolo boss romano per il quale si occupa di recuperare i crediti. Fatta la conoscenza di Ric, decide di spalleggiarlo per fregare insieme un malavitoso americano, detto Lo sfregiato, che monopolizza tutte le attività illecite della città. In realtà, Ric è mosso da ragioni personali, pertanto la guerra sarà senza esclusione di colpi.Il film:"I padroni della città" è un film italiano del 1976, diretto da Fernando Di Leo e interpretato da Jack Palance, Al Cliver e Harry Baer. Il film appartiene al genere poliziesco, ed è ambientato a Napoli. La trama segue la storia di un gruppo di gangster americani che decidono di stabilirsi a Napoli e di iniziare a gestire un impero criminale nella città italiana. Il loro piano è però minacciato dalla presenza di una banda locale che controlla già il territorio, e da un poliziotto corrotto che ha stretto un patto con i gangster americani. I padroni della città è considerato uno dei migliori esempi del cinema poliziesco italiano degli anni '70. Il film è stato molto apprezzato per la sua violenza esplicita, la sua atmosfera cupa e la sua rappresentazione realistica del mondo criminale. La regia di Fernando Di Leo è stata particolarmente lodata per la sua abilità nel creare tensione e suspense, e per la sua capacità di mostrare la realtà sociale e politica dell'Italia dell'epoca. "I padroni della città" è diventato un film di culto nel corso degli anni, ed è stato influente per molti registi e sceneggiatori nel campo del cinema poliziesco e dell'azione. Il film ha anche avuto un remake nel 2014, diretto da Egidio Eronico e intitolato "Napoli violenta".
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I padroni della città: regolamento di conti
03:13
I padroni della città: regolamento di conti
Il luogo del regolamento di conti nel finale, dove è ambientato anche il flashback iniziale, è l'ex Mattatoio Testaccio in Piazza Orazio Giustiniani 4, Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Tony è al servizio di un piccolo boss romano per il quale si occupa di recuperare i crediti. Fatta la conoscenza di Ric, decide di spalleggiarlo per fregare insieme un malavitoso americano, detto Lo sfregiato, che monopolizza tutte le attività illecite della città. In realtà, Ric è mosso da ragioni personali, pertanto la guerra sarà senza esclusione di colpi.Il film:"I padroni della città" è un film italiano del 1976, diretto da Fernando Di Leo e interpretato da Jack Palance, Al Cliver e Harry Baer. Il film appartiene al genere poliziesco, ed è ambientato a Napoli. La trama segue la storia di un gruppo di gangster americani che decidono di stabilirsi a Napoli e di iniziare a gestire un impero criminale nella città italiana. Il loro piano è però minacciato dalla presenza di una banda locale che controlla già il territorio, e da un poliziotto corrotto che ha stretto un patto con i gangster americani. I padroni della città è considerato uno dei migliori esempi del cinema poliziesco italiano degli anni '70. Il film è stato molto apprezzato per la sua violenza esplicita, la sua atmosfera cupa e la sua rappresentazione realistica del mondo criminale. La regia di Fernando Di Leo è stata particolarmente lodata per la sua abilità nel creare tensione e suspense, e per la sua capacità di mostrare la realtà sociale e politica dell'Italia dell'epoca. "I padroni della città" è diventato un film di culto nel corso degli anni, ed è stato influente per molti registi e sceneggiatori nel campo del cinema poliziesco e dell'azione. Il film ha anche avuto un remake nel 2014, diretto da Egidio Eronico e intitolato "Napoli violenta".
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Pronto ad uccidere: la rapina
03:16
Pronto ad uccidere: la rapina
La gioielleria rapinata da Massimo (Ray Lovelock) ad inizio film è in Via Luigi Capuana a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:La madre dell'agente Massimo Torlani è stata ferita accidentalmente da due rapinatori e, da allora, è rimasta per sempre paralizzata. Suo figlio, sperando di rintracciare chi l'ha ridotta in quello stato, si lancia in una missione speciale.Il Lazio:Il Lazio è una regione dell'Italia centrale che si affaccia sul Mar Tirreno ad ovest e confina con le regioni della Toscana a nord, dell'Umbria a nord-est, delle Marche ad est, dell'Abruzzo a sud-est, della Campania a sud e del Molise a sud-est. È la terza regione più popolosa dell'Italia, dopo la Lombardia e la Campania, e la seconda per estensione territoriale, dopo la Sicilia. Il Lazio è una regione ricca di storia, cultura e tradizioni. La sua capitale, Roma, è una delle città più famose al mondo per il suo patrimonio artistico e culturale, che include monumenti come il Colosseo, il Pantheon, il Foro Romano e il Vaticano. Ma il Lazio offre anche altre attrazioni turistiche di grande interesse, come la Villa d'Este a Tivoli, il borgo medievale di Viterbo, il Parco Nazionale del Circeo e le spiagge della Riviera di Ulisse. La cucina laziale è rinomata per i suoi piatti tradizionali, come la pasta alla carbonara, la coda alla vaccinara, la porchetta e il famoso vino bianco Frascati. Inoltre, il Lazio è la patria della mozzarella di bufala e di altre specialità gastronomiche a base di formaggio, come il pecorino romano. Il territorio del Lazio è vario e comprende montagne, colline, pianure e zone costiere. Il clima della regione è mediterraneo, con inverni miti e piovosi e estati calde e asciutte. In sintesi, il Lazio è una regione affascinante e ricca di cultura, storia e bellezze naturali, che offre ai visitatori un'esperienza indimenticabile.
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Pronto ad uccidere: il carcere
01:29
Pronto ad uccidere: il carcere
Il carcere in cui viene rinchiuso Massimo è l'Istituto San Michele a Roma. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:La madre dell'agente Massimo Torlani è stata ferita accidentalmente da due rapinatori e, da allora, è rimasta per sempre paralizzata. Suo figlio, sperando di rintracciare chi l'ha ridotta in quello stato, si lancia in una missione speciale.Il Lazio: Il Lazio è una regione dell'Italia centrale che si affaccia sul Mar Tirreno ad ovest e confina con le regioni della Toscana a nord, dell'Umbria a nord-est, delle Marche ad est, dell'Abruzzo a sud-est, della Campania a sud e del Molise a sud-est. È la terza regione più popolosa dell'Italia, dopo la Lombardia e la Campania, e la seconda per estensione territoriale, dopo la Sicilia. Il Lazio è una regione ricca di storia, cultura e tradizioni. La sua capitale, Roma, è una delle città più famose al mondo per il suo patrimonio artistico e culturale, che include monumenti come il Colosseo, il Pantheon, il Foro Romano e il Vaticano. Ma il Lazio offre anche altre attrazioni turistiche di grande interesse, come la Villa d'Este a Tivoli, il borgo medievale di Viterbo, il Parco Nazionale del Circeo e le spiagge della Riviera di Ulisse. La cucina laziale è rinomata per i suoi piatti tradizionali, come la pasta alla carbonara, la coda alla vaccinara, la porchetta e il famoso vino bianco Frascati. Inoltre, il Lazio è la patria della mozzarella di bufala e di altre specialità gastronomiche a base di formaggio, come il pecorino romano. Il territorio del Lazio è vario e comprende montagne, colline, pianure e zone costiere. Il clima della regione è mediterraneo, con inverni miti e piovosi e estati calde e asciutte. In sintesi, il Lazio è una regione affascinante e ricca di cultura, storia e bellezze naturali, che offre ai visitatori un'esperienza indimenticabile.
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Pronto ad uccidere: flashback
01:13
Pronto ad uccidere: flashback
Il bar nel parco in cui è ambientato il flashback del ferimento della madre di Massimo è il Café Du Parc nel Parco della Resistenza dell'Otto Settembre a RomaGuarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:La madre dell'agente Massimo Torlani è stata ferita accidentalmente da due rapinatori e, da allora, è rimasta per sempre paralizzata. Suo figlio, sperando di rintracciare chi l'ha ridotta in quello stato, si lancia in una missione speciale.Il luogo:Il Parco della Resistenza dell'Otto Settembre è un grande parco pubblico situato nella zona sud-est di Milano, in Lombardia, Italia. Il parco prende il nome dalla data dell'8 settembre 1943, quando l'Italia dichiarò l'armistizio con gli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale, dando inizio alla Resistenza italiana contro il regime fascista. Il Parco della Resistenza è stato inaugurato nel 1976 e si estende su una superficie di circa 36 ettari. È un'oasi verde nel cuore della città, ideale per chi cerca una pausa dal caos urbano e vuole godere di un po' di tranquillità e relax. Il parco offre numerose attività all'aperto, tra cui jogging, passeggiate, ciclismo e pic-nic. Ci sono anche diversi campi da tennis e da calcio, un parco giochi per bambini e una grande area cani per i nostri amici a quattro zampe. All'interno del parco si trova anche il Centro Sportivo Comunale, che offre una vasta gamma di attività sportive per adulti e bambini, come ginnastica, karate, yoga e pilates. Il Parco della Resistenza è anche un importante sito storico e culturale, poiché contiene il Museo della Resistenza, che raccoglie documenti, fotografie, oggetti e testimonianze della lotta partigiana contro il nazifascismo. Il museo è ospitato in una grande villa neoclassica che fu un tempo la sede della Federazione Lombarda dei Fasci Italiani di Combattimento. In sintesi, il Parco della Resistenza dell'Otto Settembre è un luogo ideale per trascorrere una giornata all'aria aperta, praticare sport, divertirsi con i bambini o semplicemente rilassarsi. Allo stesso tempo, è anche un importante luogo di memoria storica che testimonia la lotta del popolo italiano contro la dittatura fascista durante la Seconda Guerra Mondiale.
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Blue movie: l'aggressione
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Blue movie: l'aggressione
Le rovine nei cui pressi viene aggredita Daniela (Danielle Dugas) sono quelle del Monumento naturale di Galeria Antica, la città fantasma nei pressi di Santa Maria di Galeria (Roma). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Una donna sfugge a una tentata violenza, per ritrovarsi poi sequestrata da un fotografo sado-masochista che, scioccato dalla sua esperienza in territori di guerra, riversa le sue perversioni sulle povere malcapitate di turno.Curiosità:Il film è stato accolto con recensioni contrastanti al momento della sua uscita, poiché molti lo hanno considerato volgare e offensivo. Tuttavia, il film ha guadagnato una certa notorietà e un seguito di culto negli anni successivi, grazie alla sua audacia e alla sua capacità di sfidare i tabù della società italiana degli anni '70. La pellicola, infatti, contiene molte scene esplicite di sesso e nudità, che erano molto inusuali per i film italiani dell'epoca. Tuttavia, il regista ha cercato di utilizzare tali scene per esplorare le tematiche di potere, controllo e sessualità, che ancora oggi rimangono attuali. In definitiva, "Blue Movie" può essere considerato un film controverso e provocatorio, che ha contribuito a spingere i limiti del cinema erotico in Italia e nel mondo. Pur non essendo adatto a tutti i gusti, il film è diventato un esempio emblematico del cinema italiano degli anni '70 e un classico del genere erotico.
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I figli... so' piezz'e core: cantando
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I figli... so' piezz'e core: cantando
La strada dove Tommaso (Mario Merola) canta accompagnandosi col pianino è via Santa Maria a Montecelio (Guidonia Montecelio, Roma).Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Quando Matilde perde il figlio tanto atteso durante il parto, suo marito Tommaso, un cantante sfortunato, rapisce il neonato di una partoriente defunta. Anni dopo il vero padre si fa vivo.La figura di Mario Merola:Mario Merola è stato un cantante e attore italiano, nato a Napoli nel 1934 e morto a Castellammare di Stabia nel 2006. È stato uno dei cantanti più famosi della musica napoletana e ha recitato in numerosi film, spesso interpretando ruoli di personaggi dalla forte personalità e dalla vita difficile. Merola ha iniziato la sua carriera musicale negli anni '50, esibendosi in vari locali notturni a Napoli. Il suo successo arriva negli anni '70, quando inizia a registrare canzoni che parlano di emigrazione, disoccupazione e vita nelle periferie delle città, che colpiscono profondamente il pubblico del sud Italia. Parallelamente alla sua carriera musicale, Merola si è dedicato anche alla recitazione. Ha recitato in molti film a partire dagli anni '70, spesso interpretando ruoli di personaggi violenti ma con un forte senso di giustizia. Alcuni dei suoi film più famosi sono "Napoli violenta", "Zappatore" e "Tradimento". Merola è stato amato dal pubblico soprattutto per la sua voce potente e lirica, ma anche per il suo carisma e la sua personalità forte e determinata. È stato un'icona della cultura popolare del Sud Italia e ha lasciato un segno indelebile nella storia della musica e del cinema napoletano.
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I figli...so' piezz' e core: contrabbando
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I figli...so' piezz' e core: contrabbando
La scalinata dove Franca Scagnetti vende sigarette di contrabbando è Piazza Massucci a Montecelio (Guidonia, Roma). Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Quando Matilde perde il figlio tanto atteso durante il parto, suo marito Tommaso, un cantante sfortunato, rapisce il neonato di una partoriente defunta. Anni dopo il vero padre si fa vivo. Grazie alla famosa “sceneggiata napoletana”, l'espressione da cui il film prende il titolo viene correntemente utilizzata per evidenziare l'amore per i figli.La location del film:Montecelio ha una storia antica, risalente all'epoca romana, quando era una città fortificata chiamata "Mons Caelius". Nel Medioevo, il paese divenne una signoria sotto il controllo dei Conti di Tuscolo, per poi passare sotto il dominio dei Colonna nel XV secolo. Oggi, Montecelio è una località tranquilla e pittoresca, che conserva ancora i suoi antichi edifici e monumenti storici, come il Castello Colonna, la Chiesa di Santa Maria Assunta e il Palazzo Baronale. Il paese è anche noto per la produzione di olio d'oliva, che viene coltivato nelle numerose piantagioni presenti sul territorio. Inoltre, Montecelio è circondato da splendidi paesaggi naturali, tra cui boschi di querce e castagni, che lo rendono un luogo ideale per escursioni e attività all'aria aperta.
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E Dio disse a Caino: lo scontro
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E Dio disse a Caino: lo scontro
Dopo lo scontro, quasi al termine del film qui compare la celebre Villa Mussolini. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Travolgente film western italiano. Gary Hamilton è un ufficiale dell'esercito nordista che, in seguito alle false accuse di Acombar, viene condannato per una rapina e per omicidio. Dopo dieci anni, Gary ottiene una grazia e torna al suo paese, deciso comunque a vendicarsi del suo accusatore, nel frattempo divenuto molto ricco.Sul film:Il film è interpretato da Klaus Kinski, nel ruolo del protagonista Caino, un uomo che ha passato cinque anni in prigione per un crimine che non ha commesso e che cerca vendetta contro coloro che lo hanno ingiustamente condannato. La trama del film è ambientata nel vecchio West americano, in un paesaggio desolato e arido. Il protagonista cerca di vendicarsi contro il suo vecchio capo, che lo ha tradito e che ora controlla la città con un pugno di ferro. Caino, armato di un fucile a canne mozze e di un'infinita rabbia, semina il terrore e la distruzione ovunque vada, fino a quando non raggiunge il suo obiettivo finale. Il film è noto per le performance intense e drammatiche di Klaus Kinski e per le scene di azione e violenza esplicite. La colonna sonora, composta da Carlo Savina, è stata particolarmente apprezzata per la sua atmosfera inquietante e suggestiva. Nonostante la critica mista all'uscita, "E Dio disse a Caino" è diventato col tempo un cult movie del cinema italiano e un esempio significativo del genere western all'italiana.
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Cuore di Bambola: la sindrome
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Cuore di Bambola: la sindrome
Veronica Tulli, in arte Lulu Rimmel, è una ragazza di 25 anni affetta da osteogenesi imperfetta, ovvero la sindrome delle ossa di cristallo. In questo docufilm veste gli abiti di Lulu Rimmel calcando le scene dell'underground romano con il sogno di diventare una pop star. Il film è ambientato a Roma. Per guardare il docufilm completo vai su www.thefilmclub.itApprofondimento:L'idea di The Heart of a Doll è nata sul set di un documentario sugli atleti paralimpici italiani, per il quale sono stato direttore della fotografia. Ciò che mi colpì quando lavorai con gli atleti paralimpici fu la bellezza e la sensualità di quei corpi diversi ma perfetti. Poi ho incontrato Veronica Tulli: giovane, bella, sexy, talentuosa, ambiziosa, carismatica, elegante e ... disabile. Mi sono subito reso conto, durante le riprese con Veronica, che non stavamo creando un documentario sulla disabilità. Stavamo raccontando la storia di una ragazza, con la sua visione del mondo e dell'amore, che voleva diventare una pop star. Un artista seducente con un talento straordinario. Veronica è piccola, ha le proporzioni di una bambola, un personaggio che spesso rappresenta sul palco. Ho scelto di stare molto vicino a lei con la camera, per adattare il punto di vista alle sue dimensioni. La cornice è così popolata da un mondo sovradimensionato, offrendo a volte una visione parziale di cose e persone. La voce dolce e sfacciata di Veronica ci guida in questa nuova visione.
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Solamente nero: L'omicidio sotto la collina
01:15
Solamente nero: L'omicidio sotto la collina
Il film si apre su un crudele omicidio: una ragazza viene strangolata e abbandonata ai piedi di una collina, sulla quale sorge un santuario che sembra fortificato. È il Santuario della Madonna del Sorbo, a pochi chilometri da Campagnano, vicino a Roma. L'edificio è inquadrato sempre dallo stesso punto, da cui si vede il campanile.Guarda il film completo su www.thefilmclub.itTrama:Stefano D'Arcangeli, giovane docente universitario di matematica, per curarsi dal fastidioso esaurimento nervoso di cui soffre con la conseguenza di incubi, raggiunge un'isola della laguna veneziana ove è parroco il fratello Don Paolo. Questi è da tempo oggetto di una serie di lettere minatorie, nonché vittima di forti ostilità da parte del conte Mariani, del dottor Aloisi e dell'ostetrica Nardi, un gruppo di persone solite radunarsi presso una fattucchiera per delle sedute spiritiche. Stefano, che nel frattempo diviene l'amante della giovane arredatrice Sandra Sellani, tenta invano di scoprire l'insieme dei misteri che lo avvolgono. Alla morte di una fanciulla rimasta invendicata sembrano legarsi gli assassinii che si verificano in breve tempo: la fattucchiera, i conte Mariani, la madre di Sandra, il dottor Aloisi, la Nardi muoiono senza che né la polizia né il volonteroso D'Arcangeli scoprano il colpevole. Tuttavia, la scoperta della macchina dattilografica servita per la stesura delle lettere minatorie e lo studio di un quadro riproducente il vecchio delitto della giovanissima Andreani uccisa in un prato, conducono Stefano alla verità. Assassino della ragazza è stato Don Paolo che, ricattato dalla Nardi, ha diviso con la stessa la serie degli omicidi successivi. Scoperto dal fratello, Don Paolo si getta dal campanile.
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Solamente nero: Assassinio nel castello
01:36
Solamente nero: Assassinio nel castello
La scena è stata girata nei pressi del Lago Albano, presso il convento di Palazzolo nel comune di Rocca di Papa, vicino a Roma.  Gli interni della casa del prete sono stati girati all'interno della stessa struttura.Guarda il film completo su www.thefilmclub.it  Trama:Stefano D'Arcangeli, giovane docente universitario di matematica, per curarsi dal fastidioso esaurimento nervoso di cui soffre con la conseguenza di incubi, raggiunge un'isola della laguna veneziana ove è parroco il fratello Don Paolo. Questi è da tempo oggetto di una serie di lettere minatorie, nonché vittima di forti ostilità da parte del conte Mariani, del dottor Aloisi e dell'ostetrica Nardi, un gruppo di persone solite radunarsi presso una fattucchiera per delle sedute spiritiche. Stefano, che nel frattempo diviene l'amante della giovane arredatrice Sandra Sellani, tenta invano di scoprire l'insieme dei misteri che lo avvolgono. Alla morte di una fanciulla rimasta invendicata sembrano legarsi gli assassinii che si verificano in breve tempo: la fattucchiera, i conte Mariani, la madre di Sandra, il dottor Aloisi, la Nardi muoiono senza che né la polizia né il volonteroso D'Arcangeli scoprano il colpevole. Tuttavia, la scoperta della macchina dattilografica servita per la stesura delle lettere minatorie e lo studio di un quadro riproducente il vecchio delitto della giovanissima Andreani uccisa in un prato, conducono Stefano alla verità. Assassino della ragazza è stato Don Paolo che, ricattato dalla Nardi, ha diviso con la stessa la serie degli omicidi successivi. Scoperto dal fratello, Don Paolo si getta dal campanile.
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L'ultimo sapore dell'aria: Nella campagna
02:17
L'ultimo sapore dell'aria: Nella campagna
La casa di campagna dove Marco (Diberti), Diego (Lupo) e Claudia (Galeazzi) trascorrono un periodo di pace per dimenticare la malattia di Diego si trova vicino a Tolfa (Roma), precisamente nel Borgo di Rota.Si tratta di un borgo molto piccolo, più o meno una dozzina di edifici, con la chiesa staccata e isolata. La strada che dal magazzino (riconoscibile dalle porte in ferro) porta alla chiesa, fiancheggiata da case in pietra, è stata spesso utilizzata nei film, anche se il punto più frequentemente inquadrato è quello tra le due file di case, che termina con l'arco.Non perderti il film su www.thefilmclub.it Trama:Diego Micheli; sedicenne tartassato a scuola e incompreso in famiglia ove la signora Maria deve trascurarlo per dedicarsi ai fratellastri e al patrigno, fugge da casa e, dopo una infelice esperienza presso un garage, trova lavoro presso lo "Sporting club". Appassionato di nuoto, Diego di notte, cerca di fare da solo quegli esercizi che di giorno vede fare dagli allievi. Mentre il custode Giovanni brontola per l'aiuto che non gli viene dato da Diego, l'allenatore Marco si interessa al giovane sino a divenirne un amico sincero e un padre assennato. Messo in squadra, il Micheli batte il campioncino precedente, un presuntuoso Lori; ma accusa improvvisi malori. I medici diagnosticano una malattia mortale. Marco e sua figlia Carla si prodigano intorno a quello che è divenuto il terzo membro della famiglia. Vinti i campionati juniores, Diego dovrebbe prendere parte ai campionati europei della propria categoria in programma ad Amsterdam. Marco capisce che il ragazzo è l'ultima cosa che può gustare in una vita che gli sfugge; lo allena in campagna; lo porta in Olanda. 
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L'ultimo sapore dell'aria: Un nuovo lavoro
02:35
L'ultimo sapore dell'aria: Un nuovo lavoro
Il circolo sportivo in cui Diego (Wolf) si infiltra per ottenere un lavoro e dove in seguito Marco (Diberti) lo addestrerà al nuoto professionistico, è il Circolo Canottieri Aniene, situato sul Lungotevere dell'Acqua Acetosa, a Roma.Non perderti il film su www.thefilmclub.it Trama:Diego Micheli; sedicenne tartassato a scuola e incompreso in famiglia ove la signora Maria deve trascurarlo per dedicarsi ai fratellastri e al patrigno, fugge da casa e, dopo una infelice esperienza presso un garage, trova lavoro presso lo "Sporting club". Appassionato di nuoto, Diego di notte, cerca di fare da solo quegli esercizi che di giorno vede fare dagli allievi. Mentre il custode Giovanni brontola per l'aiuto che non gli viene dato da Diego, l'allenatore Marco si interessa al giovane sino a divenirne un amico sincero e un padre assennato. Messo in squadra, il Micheli batte il campioncino precedente, un presuntuoso Lori; ma accusa improvvisi malori. I medici diagnosticano una malattia mortale. Marco e sua figlia Carla si prodigano intorno a quello che è divenuto il terzo membro della famiglia. Vinti i campionati juniores, Diego dovrebbe prendere parte ai campionati europei della propria categoria in programma ad Amsterdam. Marco capisce che il ragazzo è l'ultima cosa che può gustare in una vita che gli sfugge; lo allena in campagna; lo porta in Olanda. 
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Il debito coniugale: Roccantinca
02:31
Il debito coniugale: Roccantinca
Il film si apre sullo splendido panorama del paese di Roccantica, in provincia di Rieti, nel Lazio. Il paese è stato utilizzato come location principale del film, poiché è lì che risiedono Romolo (Orlando) e sua moglie (Ekberg). La casa in cui la coppia vive si trova in Via del Campanile.Non perdere il film su www.thefilmclub.it Trama:Romolo, un uomo indolente e privo di qualsiasi interesse, è sposato da dieci anni con Ines, proprietaria di una piccola stazione di servizio. Stanco di sopportare la dispotica ed esigente consorte Romolo cerca una via d'uscita e la trova allorché Orazio, un suo ex commilitone, che vive di espedienti, lo invita a girovagare liberamente con lui per il mondo. Fallito il colpo di vendere una pecora truccata da montone, Orazio e Romolo si uniscono a Candida, una ninfomane che si concede ad ogni uomo che le capita a tiro. Si forma così un terzetto che nella stessa Candida trova una discreta fonte di guadagno. In un paese infatti Romolo e l'intraprendente Orazio organizzano una riffa-spogliarello e riescono a raggranellare un cospicuo gruzzolo prima di venire messi in fuga dalla polizia e dalle donne del paese. Mentre Ines seguita a non darsi pace per la fuga del marito ed assilla con le sue lamentele un frate che l'aveva a suo tempo consigliata di sposare Romolo, questi, a causa di una indigestione di salsicce, subisce un collasso. Orazio, dopo averlo pianto come morto, si reca da Ines e finisce col prendere il posto dell'amico accanto alla donna. Ma Romolo, che in realtà è ben vivo, ha già ripreso la sua vita girovaga in compagnia di Candida e di un capellone chitarrista.
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Le dolci zie: Tutto va bene
01:26
Le dolci zie: Tutto va bene
La chiesa di Don Fiorello (De Luca), parroco del paese in cui è ambientata la storia, è S. Stefano Protomartire in Piazza Giacomo Matteotti a Fiano Romano, vicino a Roma.Non perderti il film su www.thefilmclub.itLibero è un ragazzo ingenuo e inesperto che vive con il nonno comunista e anticlericale, riuscito a sottrarre il nipote alla tutela delle tre bigotte nubili zie: Fiorella, Benedetta e Nini. Ma queste riescono a sottrarre al vecchio la custodia, e all'arrivo di Libero iniziano a guardare al sesso diversamente.
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Champagne in paradiso: In giro per Roma
01:44
Champagne in paradiso: In giro per Roma
In questa scena Marco (Al Bano) porta a spasso i cani e dà loro una lezione di storia nel centro di Roma. Nella passeggiata lungo alcune delle vie più famose della città, vicino ai monumenti più celebri della città eterna, si riconoscono il Tempio di Venere, il Colosseo, la fontana del Gianicolo, il Tempio di Portuno, il Tempio di Vesta, e poi il Pincio, a Villa Borghese, riconoscibile dai busti dei personaggi storici più famosi.Non perderti il film su www.thefilmclub.it Trama:Due nonni di tre dolci fanciullini, raccontano in tono di fiaba il loro primo incontro di tanti e tanti anni prima, il loro innamoramento romantico in circostanze piuttosto fuori dell'ordinario ed il loro matrimonio. Erano i tempi dei buoni sentimenti e delle amicizie sincere. Lui, giovane professore di lettere, disoccupato ed in cerca di lavoro, era rimasto vittima di scherzi pesanti ed un tantino crudeli di una scolaresca femminile (nella quale era stato inserito come supplente), scherzi organizzati da una certa Paola, simpatica ma eccessivamente vivace ed intraprendente. Licenziato per "incapacità didattica" lui e tolta dalla scuola da suo padre, ricco industriale, per totale insufficienza e cattiva disciplina lei, caso vuole che si ritrovino, per volontà di Paola, nella casa di campagna di lei, dove l'uno farà da insegnante privato all'altra. La reciproca simpatia si sviluppa sempre più e porterà i due a convolare a legittime nozze. Nel finale rivediamo i due vecchietti atleticamente abbracciati in un ballo romantico.
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Champagne in paradiso: Paola in sella alla sua moto
00:50
Champagne in paradiso: Paola in sella alla sua moto
Nella scena iniziale del film, Paola (Romina Power) attraversa Roma in moto per raggiungere la scuola; durante il tragitto vediamo gli splendidi scorci di Roma tra cui Castel Sant'Angelo, il lungotevere e infine la facciata del Liceo Scientifico Kennedy in via Nicola Fabrizi a Roma, la scuola dove Marco (Al Bano) inizia a lavorare come supplente.Non perderti il film su www.thefilmclub.it Trama:Due nonni di tre dolci fanciullini, raccontano in tono di fiaba il loro primo incontro di tanti e tanti anni prima, il loro innamoramento romantico in circostanze piuttosto fuori dell'ordinario ed il loro matrimonio. Erano i tempi dei buoni sentimenti e delle amicizie sincere. Lui, giovane professore di lettere, disoccupato ed in cerca di lavoro, era rimasto vittima di scherzi pesanti ed un tantino crudeli di una scolaresca femminile (nella quale era stato inserito come supplente), scherzi organizzati da una certa Paola, simpatica ma eccessivamente vivace ed intraprendente. Licenziato per "incapacità didattica" lui e tolta dalla scuola da suo padre, ricco industriale, per totale insufficienza e cattiva disciplina lei, caso vuole che si ritrovino, per volontà di Paola, nella casa di campagna di lei, dove l'uno farà da insegnante privato all'altra. La reciproca simpatia si sviluppa sempre più e porterà i due a convolare a legittime nozze. Nel finale rivediamo i due vecchietti atleticamente abbracciati in un ballo romantico.
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