Racconti romani: Giro in macchina
Alvaro (Franco Fabrizi) ed i suoi amici fanno un giro in macchina e vediamo in successione Via dei Fori Romani che dà le spalle al Colosseo, poi Via del Tulliano dove a destra vediamo il Carcere Mamertino mentre sullo sfondo L’arco di Settimio Severo , poi la Chiesa dellaConsolazione in Piazza della Consolazione ed infine Piazza Navona.
Sinossi:
Uscito dal carcere di Regina Coeli, Alvaro riprende il suo ruolo di "leader" del quartiere e coinvolge tre suoi amici in una serie di azioni poco raccomandabili. I quattro furbetti si cacceranno presto nei guai.
I protagonisti:
Vittorio De Sica: Il maestro dell'arte cinematografica italiana. Uno dei registi più acclamati e influenti nella storia del cinema italiano. Nato il 7 luglio 1901 a Sora, in Italia, De Sica ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del cinema con i suoi film che affrontano temi sociali e umanitari in modo realistico e toccante. È stato un regista, attore e sceneggiatore eccezionale, che ha lasciato un'eredità duratura e un impatto significativo sulla cinematografia mondiale. De Sica ha iniziato la sua carriera come attore nel cinema muto, lavorando con registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha successivamente fatto il suo debutto come regista nel 1940 con il film "Rose scarlatte". Tuttavia, è stato con il neorealismo italiano degli anni '40 e '50 che De Sica ha raggiunto la fama internazionale e ha dimostrato il suo talento come maestro del cinema. Il neorealismo italiano è stato un movimento cinematografico che ha cercato di rappresentare la realtà sociale e economica del dopoguerra in Italia, evidenziando le condizioni di vita difficili e le ingiustizie sociali. De Sica è stato uno dei principali protagonisti di questo movimento, e i suoi film più famosi sono diventati emblemi del neorealismo. Tra i suoi lavori più noti c'è "Ladri di biciclette" (1948), considerato da molti uno dei migliori film di tutti i tempi. Il film segue la storia di un disoccupato che perde la sua bicicletta, strumento essenziale per il suo lavoro, e insieme a suo figlio si imbarca in una disperata ricerca. Il film affronta temi come la povertà, la disoccupazione e la disillusione, ed è un esempio straordinario del realismo e dell'empatia che De Sica era in grado di creare sullo schermo. Altri film importanti di De Sica includono "Miracolo a Milano" (1951), una fiaba surreale che esplora le disparità sociali e il potere dell'immaginazione, e "Umberto D." (1952), che narra la storia di un anziano pensionato alle prese con la solitudine e la disperazione. Entrambi i film sono caratterizzati da performance realistiche e da una profonda compassione per i personaggi. De Sica ha anche collaborato con il grande sceneggiatore Cesare Zavattini, creando film che indagano sulle complesse dinamiche umane. La loro partnership ha prodotto capolavori come "Sciuscià" (1946), che esamina la vita di due ragazzi di strada a Napoli, e "Il giardino dei Finzi-Contini" (1970), una storia commovente ambientata durante l'era del fascismo in Italia.
Totò, Vittorio De Sica, Antonio Cifariello, Franco Fabrizi, Giovanna Ralli
Gianni Franciolini