Amore e Chiacchiere: il richiamo
La piazza dove Paolo Bonelli (Geronimo Meynier) sta giocando con gli amici quando sente lo scampanellio della bicicletta di Maria Furlani (Carla Gravina), abbandona tutto e si precipita da lei è Piazza San Gregorio a Civita Castellana. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it
Sinossi:
Il ricco commendator Paseroni è proprietario di una magnifica villa che sorge su un'altura, in faccia al mare. Un cruccio lo angustia: un ospizio per anziani, situato proprio sotto la villa, dovrebbe, dopo i bombardamenti della guerra, essere rimesso in sesto rovinando così la vista che si gode dalla sua abitazione. Naturalmente l'uomo farà di tutto per impedire tale "scempio" paesaggistico.
L'attrice protagonista Carla Gravina, nel 1958 vinse il premio come miglior attrice (Vela d'argento) al Locarno International Film Festival.
Cast:
Carla Gravina è un’attrice italiana, figlia di un colonnello dell’esercito italiano, la Gravina esordisce nel mondo del cinema appena quindicenne, nel film “Guendalina” (1957) di Alberto Lattuada, con un piccolo ruolo.
La notorietà arriva poco dopo, grazie al film “I soliti ignoti” (1958) di Mario Monicelli, con Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni.
In breve tempo, la Gravina diventa un volto noto del cinema e della televisione italiana. La carriera cinematografica di Carla Gravina comprende una quarantina di film diretti da famosi registi, interpretati al fianco di noti attori: “Primo amore” (1959) di Mario Camerini; “Esterina” (1959) di Carlo Lizzani, per cui ottiene una menzione speciale alla Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia; “Jovanka e le altre” (1960) di Martin Ritt, con Silvana Mangano e Jeanne Moreau; “Tutti a casa” (1960) di Luigi Comencini, con Alberto Sordi; “Un giorno da leoni” (1961) di Nanni Loy, con Renato Salvatori e Tomas Milian; “Cuore di mamma” (1969) di Salvatore Samperi, con Philippe Leroy; “Senza movente” (1971) di Philippe Labro, con Jean-Louis Trintignant; “Alfredo Alfredo” (1972) di Pietro Germi, con Stefania Sandrelli e Dustin Hoffman; “Tony Arzenta” (1973) di Duccio Tessari, con Alain Delon; “L’idolo della città” (1973) di Yves Robert, ancora con Mastroianni; “L’anticristo” (1974) di Alberto De Martino; “La terrazza” (1980) di Ettore Scola, grazie a cui vince il premio come miglior attrice non protagonista al Festival di Cannes; “I giorni del commissario Ambrosio” (1988) di Sergio Corbucci, con Ugo Tognazzi.
L’ultimo film di Carla Gravina è “Il lungo silenzio” (1993) di Margarethe von Trotta, per cui ottiene nomination come miglior attrice ai David di Donatello e agli European Film Award.
Vittorio De Sica, Gino Cervi, Carla Gravina
Alessandro Blasetti