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TOSCANA

Cronache di poveri amanti: panoramica
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Cronache di poveri amanti: panoramica
La scena iniziale parte con una panoramica su Firenze, soffermandosi sulla torre di Arnolfo e sulla basilica di Santa Croce. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Intorno al 1925, Mario, giovane tipografo fiorentino, per essere più vicino alla sua fidanzata, Bianca, va ad abitare nella breve via del Corno e fa amicizia col maniscalco "Maciste", suo padrone di casa, e col fruttivendolo Ugo, tutti e due antifascisti. Accade che Alfredo Campolmi, proprietario di una pizzicheria, essendosi rifiutato di versare certi contributi al partito, viene selvaggiamente bastonato dai fascisti. Al capezzale del Campolmi, all'ospedale, Mario incontra spesso la moglie Milena, amica della sua fidanzata, Bianca, e se ne innamora: egli rompe il fidanzamento con Bianca. In un conflitto notturno con gli squadristi, Maciste viene ucciso; Ugo, ferito, si rifugia in casa della "signora", una strozzina che controlla gli interessi della contrada. Essendosi innamorato di Gesuina, la servetta, Ugo, una volta guarito, la sposa. Anche Alfredo Campolmi muore: Mario e Milena si sono confessati il loro amore, ma, per pietà verso il defunto, si separano. Più tardi anche Mario viene arrestato dalla polizia.
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Cronache di poveri amanti: l'infanzia
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Cronache di poveri amanti: l'infanzia
Il voice-over che racconta l’infanzia e le abitudini di Mario, parla e descrive Via del Corno, strada del centro storico di Firenze. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Intorno al 1925, Mario, giovane tipografo fiorentino, per essere più vicino alla sua fidanzata, Bianca, va ad abitare nella breve via del Corno e fa amicizia col maniscalco "Maciste", suo padrone di casa, e col fruttivendolo Ugo, tutti e due antifascisti. Accade che Alfredo Campolmi, proprietario di una pizzicheria, essendosi rifiutato di versare certi contributi al partito, viene selvaggiamente bastonato dai fascisti. Al capezzale del Campolmi, all'ospedale, Mario incontra spesso la moglie Milena, amica della sua fidanzata, Bianca, e se ne innamora: egli rompe il fidanzamento con Bianca. In un conflitto notturno con gli squadristi, Maciste viene ucciso; Ugo, ferito, si rifugia in casa della "signora", una strozzina che controlla gli interessi della contrada. Essendosi innamorato di Gesuina, la servetta, Ugo, una volta guarito, la sposa. Anche Alfredo Campolmi muore: Mario e Milena si sono confessati il loro amore, ma, per pietà verso il defunto, si separano. Più tardi anche Mario viene arrestato dalla polizia.
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Totò nella fossa dei leoni: due cuori fra le belve - il palazzo
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Totò nella fossa dei leoni: due cuori fra le belve - il palazzo
Il palazzo in cui risiede Laura (Carmi) e che Totò visita spesso essendo di lei segretamente innamorato (grazie a Panza per la descrizione) è infatti quello che un tempo passava sotto il nome di “Tre palazzi”, parte di quella Piazza Vittorio Emanuele II finita sotto le bombe e oggi quasi interamente ricostruita (persino la statua al centro è stata spostata altrove). Siamo in Piazza del Municipio a Livorno, che oggi è una delle due piazze che un tempo componevano Piazza Vittorio Emanuele. Guarda il film completo su www.thefilmclub.tSinossi:Smith parte insieme a Laura alla ricerca del padre, il professor Berti, misteriosamente scomparso in Africa. In realtà, la spedizione è un pretesto per appropriarsi dei soldi di Laura, frutto delle incredibili scoperte del padre sulla catena evolutiva dell'uomo. Insieme agli esploratori s'imbarca Totò, che si propone come guardia del corpo della ragazza durante il percorso nella giungla.Il regista:Giorgio Simonelli è stato un regista italiano attivo nel periodo d'oro del cinema italiano, noto per le sue commedie leggere e divertenti. Nato il 30 aprile 1901 a Roma, Simonelli ha lasciato un'impronta significativa nel panorama cinematografico italiano, con la sua carriera che si è estesa dal periodo muto agli anni '60. Simonelli ha iniziato la sua carriera nel cinema come assistente di registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha poi fatto il suo debutto come regista nel 1933 con il film "Fermo con le mani!", una commedia che ha già mostrato il suo talento nel dirigere attori comici. Durante gli anni '30 e '40, Simonelli ha diretto una serie di commedie sofisticate che si sono distinte per il loro umorismo leggero e il ritmo vivace. Film come "Il fidanzato di mia moglie" (1943) e "Sua Eccellenza si fermò a mangiare" (1948) sono diventati dei classici del genere, offrendo al pubblico momenti di puro svago e allegria. Negli anni '50, Simonelli ha continuato a dirigere commedie popolari, spesso collaborando con attori famosi come Totò, Alberto Sordi e Vittorio De Sica. I suoi film erano caratterizzati da trame ingenue, situazioni comiche e dialoghi brillanti, che hanno reso Simonelli un maestro del genere. Durante la sua carriera, Simonelli ha diretto oltre 60 film, spaziando tra vari generi, come commedie, melodrammi e musicarelli. La sua abilità nel dirigere gli attori comici e la sua capacità di creare atmosfere leggere e divertenti hanno reso i suoi film molto amati dal pubblico italiano. Nonostante la sua grande popolarità durante il periodo d'oro del cinema italiano, Simonelli è stato a volte sottovalutato dalla critica, che ha spesso concentrato l'attenzione su registi più autoriali. Tuttavia, la sua influenza nel campo delle commedie italiane è indiscutibile, e i suoi film continuano ad essere apprezzati per il loro intrattenimento e il loro spirito spensierato. Giorgio Simonelli è scomparso il 17 gennaio 1966 a Roma, lasciando un'eredità di film divertenti che testimoniano la sua maestria nel dirigere la commedia italiana. La sua capacità di far sorridere il pubblico e di creare un'atmosfera leggera è ciò che rende la sua filmografia ancora oggi un vero piacere da guardare.
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Totò nella fossa dei leoni: due cuori fra le belve - la scialuppa
01:53
Totò nella fossa dei leoni: due cuori fra le belve - la scialuppa
Il molo da cui cui salpa la nave con Laura  e il Dott. Smith che stanno partendo per una spedizione e su cui Totò si imbarca rimanendo intrappolato nella cella frigorifera è al Moletto Elba su Via Arsenale al Porto di Livorno. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Smith parte insieme a Laura alla ricerca del padre, il professor Berti, misteriosamente scomparso in Africa. In realtà, la spedizione è un pretesto per appropriarsi dei soldi di Laura, frutto delle incredibili scoperte del padre sulla catena evolutiva dell'uomo. Insieme agli esploratori s'imbarca Totò, che si propone come guardia del corpo della ragazza durante il percorso nella giungla.Il regista:Giorgio Simonelli è stato un regista italiano attivo nel periodo d'oro del cinema italiano, noto per le sue commedie leggere e divertenti. Nato il 30 aprile 1901 a Roma, Simonelli ha lasciato un'impronta significativa nel panorama cinematografico italiano, con la sua carriera che si è estesa dal periodo muto agli anni '60. Simonelli ha iniziato la sua carriera nel cinema come assistente di registi come Mario Camerini e Alessandro Blasetti. Ha poi fatto il suo debutto come regista nel 1933 con il film "Fermo con le mani!", una commedia che ha già mostrato il suo talento nel dirigere attori comici. Durante gli anni '30 e '40, Simonelli ha diretto una serie di commedie sofisticate che si sono distinte per il loro umorismo leggero e il ritmo vivace. Film come "Il fidanzato di mia moglie" (1943) e "Sua Eccellenza si fermò a mangiare" (1948) sono diventati dei classici del genere, offrendo al pubblico momenti di puro svago e allegria. Negli anni '50, Simonelli ha continuato a dirigere commedie popolari, spesso collaborando con attori famosi come Totò, Alberto Sordi e Vittorio De Sica. I suoi film erano caratterizzati da trame ingenue, situazioni comiche e dialoghi brillanti, che hanno reso Simonelli un maestro del genere. Durante la sua carriera, Simonelli ha diretto oltre 60 film, spaziando tra vari generi, come commedie, melodrammi e musicarelli. La sua abilità nel dirigere gli attori comici e la sua capacità di creare atmosfere leggere e divertenti hanno reso i suoi film molto amati dal pubblico italiano. Nonostante la sua grande popolarità durante il periodo d'oro del cinema italiano, Simonelli è stato a volte sottovalutato dalla critica, che ha spesso concentrato l'attenzione su registi più autoriali. Tuttavia, la sua influenza nel campo delle commedie italiane è indiscutibile, e i suoi film continuano ad essere apprezzati per il loro intrattenimento e il loro spirito spensierato. Giorgio Simonelli è scomparso il 17 gennaio 1966 a Roma, lasciando un'eredità di film divertenti che testimoniano la sua maestria nel dirigere la commedia italiana. La sua capacità di far sorridere il pubblico e di creare un'atmosfera leggera è ciò che rende la sua filmografia ancora oggi un vero piacere da guardare.
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Berlinguer, Ti voglio bene: Una bella corsa
02:44
Berlinguer, Ti voglio bene: Una bella corsa
I protagonisti parlano e corrono nel bellissimo paesaggio di Prato. La città è nota per aver visto FIlippo Lippi dipingere la "Cappella maggiore del duomo di Prato"Guarda il film completo su www.thefilmclub.it  TRAMA: Il film è scritto e interpretato dall'attore premio 0oscar "Roberto Benigni". Un giovane poeta si innamora di una donna sofisticata che odia la poesia. Vuole conquistarla con l'aiuto da parte di sua madre.
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