Totò nella fossa dei leoni: due cuori fra le belve - il palazzo
Sinossi:
Smith parte insieme a Laura alla ricerca del padre, il professor Berti, misteriosamente scomparso in Africa. In realtà, la spedizione è un pretesto per appropriarsi dei soldi di Laura, frutto delle incredibili scoperte del padre sulla catena evolutiva dell'uomo. Insieme agli esploratori s'imbarca Totò, che si propone come guardia del corpo della ragazza durante il percorso nella giungla.
Il regista:
Giorgio Simonelli è stato un regista italiano attivo nel
periodo d'oro del cinema italiano, noto per le sue commedie leggere e
divertenti. Nato il 30 aprile 1901 a Roma, Simonelli ha lasciato un'impronta
significativa nel panorama cinematografico italiano, con la sua carriera che si
è estesa dal periodo muto agli anni '60. Simonelli ha iniziato la sua carriera
nel cinema come assistente di registi come Mario Camerini e Alessandro
Blasetti. Ha poi fatto il suo debutto come regista nel 1933 con il film
"Fermo con le mani!", una commedia che ha già mostrato il suo talento
nel dirigere attori comici. Durante gli anni '30 e '40, Simonelli ha diretto
una serie di commedie sofisticate che si sono distinte per il loro umorismo
leggero e il ritmo vivace. Film come "Il fidanzato di mia moglie"
(1943) e "Sua Eccellenza si fermò a mangiare" (1948) sono diventati
dei classici del genere, offrendo al pubblico momenti di puro svago e allegria.
Negli anni '50, Simonelli ha continuato a dirigere commedie popolari, spesso
collaborando con attori famosi come Totò, Alberto Sordi e Vittorio De Sica. I
suoi film erano caratterizzati da trame ingenue, situazioni comiche e dialoghi
brillanti, che hanno reso Simonelli un maestro del genere. Durante la sua
carriera, Simonelli ha diretto oltre 60 film, spaziando tra vari generi, come
commedie, melodrammi e musicarelli. La sua abilità nel dirigere gli attori
comici e la sua capacità di creare atmosfere leggere e divertenti hanno reso i
suoi film molto amati dal pubblico italiano. Nonostante la sua grande
popolarità durante il periodo d'oro del cinema italiano, Simonelli è stato a
volte sottovalutato dalla critica, che ha spesso concentrato l'attenzione su
registi più autoriali. Tuttavia, la sua influenza nel campo delle commedie
italiane è indiscutibile, e i suoi film continuano ad essere apprezzati per il
loro intrattenimento e il loro spirito spensierato. Giorgio Simonelli è
scomparso il 17 gennaio 1966 a Roma, lasciando un'eredità di film divertenti
che testimoniano la sua maestria nel dirigere la commedia italiana. La sua
capacità di far sorridere il pubblico e di creare un'atmosfera leggera è ciò
che rende la sua filmografia ancora oggi un vero piacere da guardare.
Toto, Enrico Glori, Claudio Ermelli
Giorgio Simonelli