Nostra signora dei turchi: la corsa
Il film è ambientato principalmente in tre paesi della provincia di Lecce: Castro Marina, Otranto e Santa Cesarea.
E’ nel comune di Santa Cesarea Terme a Lecce, la via percorsa correndo dall'uomo che cadrà sfinito sulle strisce pedonali. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it
Sinossi:
Al protagonista, un intellettuale così febbricitante da sembrare patologicamente irrecuperabile, riaffiora un confuso ricordo di una strage compiuta dai turchi a Otranto. Immedesimandosi in una delle vittime, nell'inconscio proposito di sviscerare se stesso, gli appare una donna, Margherita, la quale, sotto le vesti della Santa Maria d'Otranto, lo tratta con pietosa amorevolezza. Nell'allucinante susseguirsi di ricordi intrecciati con i fatti avvenuti storicamente, il protagonista si ritrova a contatto del suo ambiente, la sua terra, il suo paese. La memoria ritorna ad una corsa disperata di un fanatico, durante una festa paesana; ad un incontro patetico con il suo editore, con il quale danza un tango; poi ancora lo sopraffanno i ricordi familiari e infantili: gli appare un monaco, specie di seconda coscienza, con il quale intrattiene un dialogo tra moralistico e culinario. Poi ecco di nuovo il protagonista, in armatura medioevale, entrare in cucina dove si incontra con la serva, con cui ha un rapporto demistificato da schizzi di sugo. In un ultimo incontro, Margherita si allontana da lui, per riassumere, disperdendo gli ultimi fumi della fantasia malata del protagonista, la sua inavvicinabile dignità di santa. ( Fuori campo Ruggero Ruggeri recita "Com'è bella giovinezza" e Arnoldo Foà "Alle cinque della sera").
PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA AL 29MO FESTIVAL DI VENEZIA "PER LA TOTALE LIBERTA' CON CUI HA ESPRESSO LA SUA FORZA CREATIVA MEDIANTE IL MEZZO CINEMATOGRAFICO".
Carmelo Bene, Lydia Mancinelli, Salvatore Siniscalchi
Carmelo Bene