Milano calibro 9: scorci caratteristici
Nei titoli di testa Di Leo piazza tutta una serie di scorci caratteristici della Milano dei Settanta, accompagnati dalle belle musiche di Bacalov e degli Osanna. Da panoramiche in semi notturna si passa ai Navigli (Alzaia Naviglio Grande, i ponti), alla Darsena, di nuovo al Duomo, alla stazione centrale, mentre nei paesaggi dall’alto a fare la parte del leone è il grattacielo Pirelli, uno dei non troppi simboli del capoluogo lombardo. Guarda il film completo su www.thefilmclub.it
Sinossi:
Milano calibro 9, film noir scritto e diretto da Fernando Di Leo, segue le vicende di Rocco Musco (Mario Adorf), uomo della malavita che, insieme al suo compare, si sta occupando di un carico di valuta clandestina in dollari da inviare a Milano. Ma la spedizione non fila liscia e durante il trasporto i soldi spariscono. Quando si accorgono dell’ammanco chiedono subito cosa sia accaduto a due dei corrieri incaricati della consegna, ma questi sono completamente ignari e, non sapendo cosa dire, vengono crudelmente ammazzati. Uno di loro, però, tale Ugo Piazza (Gastone Moschin), riesce a salvarsi perché in arresto per una rapina. Quando esce dalla prigione, ad aspettarlo c'è Rocco con i suoi uomini, mandati da un altro boss, l’Americano, per interrogarlo affinché gli riveli dove siano i soldi.
L'uomo nega di essere coinvolto e, dopo essere stato picchiato brutalmente, va in questura denunciando che è stato investito e che ha perso i documenti. Il commissario (Frank Wolff), però, che gli vede i chiari segni di percosse, capisce che c'è qualcosa che non quadra nella sua versione e comincia a tampinarlo di domande, sospettando che sia proprio lui l'artefice del furto del denaro del boss. Così gli chiede di collaborare all’arresto de l’Americano, facendogli capire che è più al sicuro coi poliziotti che da solo in strada. Cosa deciderà di fare Ugo?
Gastone Moschin, Barbara Bouchet, Mario Adorf
Fernando Di Leo