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EMILIA ROMAGNA

La lunga notte del '43: il dottor Barilari
04:21
La lunga notte del '43: il dottor Barilari
Dalla finestra dell’appartamento del dottor Barilari si riconosce uno scorcio dell’antistante Castello Estense. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Nel pieno della seconda Guerra Mondiale la vicenda di una giovane donna, sposata con un uomo costretto su una sedia a rotelle, con un disertore dell'esercito italiano, si intreccia con quella della presa di potere di un fanatico capo fascista locale che ne prende il controllo con un massacro degli oppositori del Pacifico, tra cui il padre del giovane disertore. La nebbia è un promemoria di come valori come il coraggio, l'amore e la verità stiano svanendo.Regista:Florestano Vancini era regista e sceneggiatore. Inizia l'attività come giornalista per 'Il Corriere del Po' e per 'La nuova scintilla', il settimanale della Federazione Provinciale del PCI. Si avvicina al cinema con una serie di cortometraggi nei primi anni '50, dopo aver fatto l'aiuto regista e lo sceneggiatore per 'La donna del fiume' (1954) di Mario Soldati e l'aiuto regista di Zurlini per 'Estate violenta' (1959). L'anno successivo esordisce nel lungometraggio con 'La lunga notte del '43', trasposizione di 'Cinque storie ferraresi' di Giorgio Bassani, dando subito la cifra del suo cinema. Appassionato di politica, il regista ferrarese sostiene un cinema "impegnato" in cui in film successivi vengono raccontati vari episodi della storia italiana, come 'La banda Casaroli' (1961), 'Bronte: storia di un massacro...' (1971), 'Il delitto Matteotti' (1973). E' apparso anche come attore in 'Cadaveri eccellenti' (1976) di Francesco Rosi. Negli anni '80 Vancini realizza per la televisione le fiction 'La neve nel bicchiere' (1984), 'La piovra II' (1986) e 'Piazza di Spagna' (1991), oltre ad alcuni episodi della serie 'Il giudice istruttore'. Nel 2005 riesce a realizzare per il grande schermo "E ridendo l'uccise", un film storico in cui racconta come le ingiustizie e la crudeltà fossero comuni anche nel Rinascimento, che resta la sua ultima opera. Muore in un ospedale romano dove era ricoverato da tempo e la notizia della morte, per suo desiderio, è stata comunicata ad esequie avvenute dal Comune di Ferrara che ha espresso gratitudine per la sua opera e per il legame che il regista ha sempre mantenuto con la sua città d'origine.
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La lunga notte del '43: amarsi ancora
01:08
La lunga notte del '43: amarsi ancora
Il porticato sotto il quale Anna e il suo ex Franco Villani amoreggiano la sera del giorno che si erano ritrovati al cinema dopo tanti anni si trova in Piazza Ariostea a Ferrara. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Nel pieno della seconda guerra mondiale la vicenda di una giovane donna, sposata con un uomo costretto su una sedia a rotelle, con un disertore dell'esercito italiano, si intreccia con quella della presa di potere di un fanatico capo fascista locale che ne prende il controllo con un massacro degli oppositori del Pacifico, tra cui il padre del giovane disertore. La nebbia è un promemoria di come valori come il coraggio, l'amore e la verità stiano svanendo.Regista:Florestano Vancini era regista e sceneggiatore. Inizia l'attività come giornalista per 'Il Corriere del Po' e per 'La nuova scintilla', il settimanale della Federazione Provinciale del PCI. Si avvicina al cinema con una serie di cortometraggi nei primi anni '50, dopo aver fatto l'aiuto regista e lo sceneggiatore per 'La donna del fiume' (1954) di Mario Soldati e l'aiuto regista di Zurlini per 'Estate violenta' (1959). L'anno successivo esordisce nel lungometraggio con 'La lunga notte del '43', trasposizione di 'Cinque storie ferraresi' di Giorgio Bassani, dando subito la cifra del suo cinema. Appassionato di politica, il regista ferrarese sostiene un cinema "impegnato" in cui in film successivi vengono raccontati vari episodi della storia italiana, come 'La banda Casaroli' (1961), 'Bronte: storia di un massacro...' (1971), 'Il delitto Matteotti' (1973). E' apparso anche come attore in 'Cadaveri eccellenti' (1976) di Francesco Rosi. Negli anni '80 Vancini realizza per la televisione le fiction 'La neve nel bicchiere' (1984), 'La piovra II' (1986) e 'Piazza di Spagna' (1991), oltre ad alcuni episodi della serie 'Il giudice istruttore'. Nel 2005 riesce a realizzare per il grande schermo "E ridendo l'uccise", un film storico in cui racconta come le ingiustizie e la crudeltà fossero comuni anche nel Rinascimento, che resta la sua ultima opera. Muore in un ospedale romano dove era ricoverato da tempo e la notizia della morte, per suo desiderio, è stata comunicata ad esequie avvenute dal Comune di Ferrara che ha espresso gratitudine per la sua opera e per il legame che il regista ha sempre mantenuto con la sua città d'origine.
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La lunga notte del '43: l'appuntamento
04:47
La lunga notte del '43: l'appuntamento
La chiesa dove Franco Villani da appuntamento ad Anna per comunicarle che la situazione per lui si era fatta pericolosa e non sarebbe potuto uscire di casa per lungo tempo è la chiesa di San Cristoforo alla Certosa, situata in Via Borso a Ferrara. Guarda il film completo su www.thefilmclub.itSinossi:Nel pieno della seconda guerra mondiale la vicenda di una giovane donna, sposata con un uomo costretto su una sedia a rotelle, con un disertore dell'esercito italiano, si intreccia con quella della presa di potere di un fanatico capo fascista locale che ne prende il controllo con un massacro degli oppositori del Pacifico, tra cui il padre del giovane disertore. La nebbia come promemoria di come valori come il coraggio, l'amore e la verità stanno svanendo. Regista:Florestano Vancini era regista e sceneggiatore. Inizia l'attività come giornalista per 'Il Corriere del Po' e per 'La nuova scintilla', il settimanale della Federazione Provinciale del PCI. Si avvicina al cinema con una serie di cortometraggi nei primi anni '50, dopo aver fatto l'aiuto regista e lo sceneggiatore per 'La donna del fiume' (1954) di Mario Soldati e l'aiuto regista di Zurlini per 'Estate violenta' (1959). L'anno successivo esordisce nel lungometraggio con 'La lunga notte del '43', trasposizione di 'Cinque storie ferraresi' di Giorgio Bassani, dando subito la cifra del suo cinema. Appassionato di politica, il regista ferrarese sostiene un cinema "impegnato" in cui in film successivi vengono raccontati vari episodi della storia italiana, come 'La banda Casaroli' (1961), 'Bronte: storia di un massacro...' (1971), 'Il delitto Matteotti' (1973). E' apparso anche come attore in 'Cadaveri eccellenti' (1976) di Francesco Rosi. Negli anni '80 Vancini realizza per la televisione le fiction 'La neve nel bicchiere' (1984), 'La piovra II' (1986) e 'Piazza di Spagna' (1991), oltre ad alcuni episodi della serie 'Il giudice istruttore'. Nel 2005 riesce a realizzare per il grande schermo "E ridendo l'uccise", un film storico in cui racconta come le ingiustizie e la crudeltà fossero comuni anche nel Rinascimento, che resta la sua ultima opera. Muore in un ospedale romano dove era ricoverato da tempo e la notizia della morte, per suo desiderio, è stata comunicata ad esequie avvenute dal Comune di Ferrara che ha espresso gratitudine per la sua opera e per il legame che il regista ha sempre mantenuto con la sua città d'origine.
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